Deputata ex M5S fermata sulla Roma-Ostia: "È per lavoro". Ma scatta la multa

Sara Cunial, deputata no vax espulsa dal Movimento Cinque Stelle, è stata fermata da una pattuglia dei vigili urbani sulla Via del Mare che collega Roma ad Ostia. "Mi sto muovendo per lavoro", avrebbe dichiarato. La motivazione non ha convinto, le verrà spedita una multa a casa

Deputata ex M5S fermata sulla Roma-Ostia: "È per lavoro". Ma scatta la multa

La legge vale per tutti: anche per gli esponenti del Parlamento quando, "probabilmente", non si stanno recando a lavoro. È così che la deputata Sara Cunial, 40enne di Bassano del Grappa (ma residente a Roma) che faceva parte del M5S, è stata fermata nella giornata di oggi, Pasquetta, perché sorpresa a percorrere in auto la Via del Mare, arteria di collegamento tra la Capitale ed Ostia.

"Spostamento di lavoro..."

"Mi sto muovendo per lavoro, sono un membro della Camera dei Deputati", ha dichiarato ai vigili urbani di Roma che l'hanno fermata intorno alle 10 di questa mattina per chiederle spiegazioni circa il suo spostamento. La motivazione, però, non è bastata a convincere gli agenti del posto di blocco a tal punto che, come hanno riferito al Messaggero fonti qualificate della Polizia locale, il verbale sarebbe già stato compilato e la multa sarà recapitata a casa dell'onorevole nei prossimi giorni.

L'esplusione dal M5S

Alla sua prima legislatura, la deputata di origini venete che adesso fa parte del Gruppo Misto, è stata eletta alle politiche del marzo 2018 nel collegio plurinominale "Veneto 2" con la lista del Movimento 5 Stelle. Nota per le sue posizioni no vax, è stata espulsa dai grillini quasi esattamente un anno fa, il 17 aprile 2019 quando, intervenendo sulla xylella (batterio che distrugge l'ovicoltura, ndr) e gli ulivi pugliesi, aveva definito la linea del M5S "uno scempio in nome e per conto delle agromafie".

La sospensione "no vax"

Il suo rapporto con il Movimento, però, è sempre stato piuttosto turbolento: ad inizio 2018, poco tempo dopo l'annuncio della sua candidatura, era stata sospesa dai pentastellati per un post su Facebook in cui paragonava le vaccinazioni ad un "genocidio gratuito". Quella volta, però, riuscì a cavarsela con tanto di riammissione nelle liste ed elezione a Montecitorio.

La lotta al 5G

A distanza di un anno, però, è arrivato l'allontanamento definitivo. Adesso, la deputata ha focalizzato la propria attenzione nella lotta al 5G, come si legge sulla propria pagina Facebook nella quale si complimenta con i sindaci dei comuni che hanno fermato la sperimentazione considerando, addirittura, "cavie" i cittadini italiani mentre numerosi studi ne attestano le qualità e gli usi che se ne potrebbero fare in questo periodo di emergenza sanitaria come il monitoraggio dei parametri vitali di un paziente dal proprio luogo di residenza per trasmetterli in tempo reale alle strutture sanitarie competenti.

Inoltre, secondo quanto riportato dal magazine Startmag, ci sarebbe anche la possibilità di interagire da remoto con il personale medico attraverso lo streaming di immagini ad altissima risoluzione (4K o superiore), così da consentire ai medici

di effettuare un primo screening, individuando velocemente i potenziali infetti e distinguendo i casi più gravi e compromessi da quelli meno gravi.

Siamo sicuri, a priori, che il 5G sia un male? Ai tecnici l'ardua sentenza.

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