Cronache

Desirée, spunta la quinta belva: "Il bello è che l'hanno stuprata da morta"

L'orrore delle belve a San Lorenzo. I testimoni: "Chiedeva aiuto con l'anima. Un marocchino l'ha violentata da morta"

Desirée, spunta la quinta belva: "Il bello è che l'hanno stuprata da morta"

L'orrore capitato a Desirée si colora sempre più di dettagli che emergono dalle testimonianze di chi, quella drammatica notte tra il 18 e il 19 ottobre, era nello stabile abbandonato di San Lorenzo a Roma. Giovanna, Nasko, Muriel, Narcisa e Noemi sono le donne che la Mobile di Roma ha interrogato per provare a ricostruire le fasi del decesso della 16enne di Cisterna di Latina. E più di quanto raccontato ai magistrati, sono i dialoghi intrattenuti nella sala d'attesa a interessare. Gli agenti le hanno lasciate per 10 ore in anticamera, in un salottino zeppo di cimici e hanno registrato ogni parola della conversazione.

Quello che emerge è un dettaglio choc. Una conferma di quanto già rivelato dal Giornale alcuni giorni fa: "La cosa bella - dice una delle ragazze - è che hanno abusato di lei anche dopo la morte, post mortem".

Ad oggi sono quattro le persone in arrestate con l'accusa di omicidio volontario e violenza di gruppo. Tre di loro hanno chiesto di essere rimessi in libertà (Chima Alinno, Mamadou Gara e Brian Minteh) mentre per Yusif Salia, il ghanese arrestato a Foggia, il gip ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare.

Ma torniamo alle testimonianze delle ragazze nella sala d'attesa della Mobile. "Il bulgaro mi ha detto che ha visto un marocchino di carnagione bianca che si t... la ragazza mentre quella lì era morta", racconta Narcisa, secondo quanto scrive il Messaggero. Ed è la stessa versione di Giovanna che, come rivelato dal Giornale, avrebbe saputo da Koffy, il tunisino scomparso, che nella giornata in cui è morta Desirée avrebbe avuto "rapporti sessuali prima con Yusif, poi con Sisko e in ultimo con Ibrahim. Non escludo che questi possa aver avuto rapporti sessuali con la minorenne anche post mortem". Le due versioni andranno confrontate e riscontrare, ma è per questo che ora si cerca un quinto possibile stupratore.

Gli stupratori e tutti gli avventori dello stabile abbandonato di San Lorenzo sapevano che se Desirée "more annamo tutti in mezzo alla m...". "Quello stabile è una bomba a orologeria prima o poi doveva succedere un casino e noi ci siamo finiti in mezzo", dicono le testimoni.

Muriel al branco avrebbe pure fatto notare il "colore" della "pischella" invitandoli a smettere di abusare di lei.

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