Vicky ha una malattia rara che colpisce due bmbini ogni 100mila. Le speranze per salvare gli occhi della piccola Vittoria ci sono, ma dipendono dalla ricerca: serve una cura genetica. Ed è proprio per questo che la sua famiglia sta cercando fondi, fondi per finanziare la ricerca e per permettere a sua figlia di continaure a vedere. Continuare a vivere.
Vittoria ha la amaurosi congenita di Leber, legata a un difetto genetico: la mancanza del gene Rdh12. Silvia Cerolini, la sua mamma, sta dedicando la sua vita alla piccola Vittoria. E al Corriere della Sera, spiega la sua storia: "Ci siamo accorti che Vicky non vedeva bene quando ero incinta del mio secondo figlio. Eravamo dai miei suoceri in Emilia per Natale e abbiamo notato che guardava le cose di traverso. Così tornati a Londra abbiamo preso l'appuntamento con il pediatra, che ci ha indirizzati dall'oftalmologo. È stata una doccia fredda: lo specialista ha visto che la pupilla ballava, aveva un movimento involontario. Pensava a un tumore al cervello, che per fortuna è stato escluso da un altro esame. Ci siamo scampati la cosa peggiore, ma con il retinogramma e il test genetico è arrivata la diagnosi di una malattia molto grave. Immaginatevi come mi sono sentita: aspettavo un altro bambino e anche lui avrebbe potuto nascere malato".
Intanto, il tempo passa e la vista della bimba di 5 anni peggiora. "La malattia che fa ridurre progressivamente il campo visivo e senza cura è certo che perderà la vista - continua la donna -. Possono essere 5-10 anni, ma la perderà. Se ci ripenso mi vengono i brividi: ogni cosa che guardavo dalla finestra mi dicevo: lei non lo vedrà. Così abbiamo deciso di far vedere a Vicky quante più cose possibili, da quelle più semplice come le formiche a quelle più grandi come le stelle cadenti".
Silvia sta facendo di tutto per la sua bimba e non ha nessuna intenzione di mollare. Per questo ha dato vita al progetto Vicky'e eyes: "La mia speranza è che si trovino cure geniche o oltri tipi di terapie per il difetto genetico che ha Vicky e come lei altri bambini nel mondo". Così Silvia contatta esperti in tutto il mondo e a una conferenza a Londra conosce una ricercatrice britannica che si interessa al suo caso. Da qui nasce un progetto di ricerca triennale è guidato dal dottor Mariya Moosajee in collaborazione tra la University College London (UCL) e il Moorfields Eye Hospital a Londra (l’ospedale oftamologico piu grande d’Europa).
Il progetto ha un costo e per finanziarlo Silvia ha lanciato una raccolta fondi. Qui il link.
Ma visto che Silvia non pensa solo alla sua Vittoria, ma anche a quanti si trovano nella sua
stessa condizione ha creato una rete per mantenere in contatto tutte le mamme che hanno i figli malati. Sono centinaia i bimbi colpiti da questa malattia. E ora Silvia spera che possa esserci una svolta nel mondo scientifico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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