Cronache

Il Comune di Eboli è in rosso. Ma molti nelle case popolari non pagano

Il Comune di Eboli ha una voragine nei conti accentuata dai mancati pagamenti degli affitti da parte di molti residenti degli alloggi popolari

Il Comune di Eboli è in rosso. Ma molti nelle case popolari non pagano

Moltissime persone residenti nelle case popolari ad Eboli, in provincia di Salerno, non pagano l’affitto nonostante il canone sia di soli 14 euro mensili. Una situazione, questa, decisamente particolare che non fa che accrescere il dissesto nei conti del comune campano.

Come riporta La Stampa, alcuni bollettini non saldati risalgono all’ormai lontano 1985, tanto che ci sono inquilini che hanno accumulato fino a 31 mila euro di debito. Fino ad ora, nessuno si era fatto avanti per pretendere il normale pagamento dell'affitto.

Ma qualcosa, in questi ultimi mesi, è cambiato. Tra la fine di ottobre e l’inizio di dicembre, infatti, sono partite lettere di sfratto. Un cambio di direzione dovuto soprattutto all’intervento della Guardia di finanza ha messo sotto inchiesta il Comune.

I finanzieri si chiedono stupiti come sia mai stato possibile che per tutti questi anni, giunta dopo giunta, nessuno abbia agito per far rispettare la legalità. Uno dei motivi che hanno spinto i residenti a non pagare i canoni di affitto è lo stato di abbandono delle strutture in questione.

“Abbiamo chiamato i vigili del fuoco. Ci cade il soffitto in testa. I muri sono marci. Toccate qui. È dal 2011 che ho fatto richiesta di intervento, nessuno è arrivato. Ecco perché ho sospeso i pagamenti. Prima voglio ringraziare, poi intendo pagare” dice la Filomena Ricca che abita in via D'Anisi, l'ex quartiere 167, un tempo conosciuto col nome di “Bronx” ed oggi ribattezzato col più dolce appellativo “Pescara”.

Nella palazzina numero 5 vi è una cantina sfondata del fabbricato 219. “Non so cosa succede, hanno costruito tutto sulle fogne, quando piove andiamo in barca nello schifo, ci avevano detto pure che le case erano inagibili”.

Altra zona, stesi problemi. Al piano terra del numero 2 di via Pumpo c'è l'alloggio della signora Anna Monaco.“Abitiamo in nove in 65 metri quadrati”. La donna di 63 anni nel corso del tempo ha accumulato debiti per circa 19mila euro. "Non c'è il riscaldamento. Ci hanno sempre preso in giro. I letti sono fradici di umidità. I bambini hanno la bronchite cronica. Spifferi dappertutto, viviamo nel freddo”.

Lei è una di quelle persone che praticamente non ha quasi mai pagato.“Il balcone per tre volte stava cadendo giù e loro se ne fregano… La zona è in malora. Il pavimento è saltato. Ho dovuto rifare il bagno a spese mie”. La signora, però chiarisce che intende mettersi in regola.“Faremo la rateizzazione. Siamo andati ad informarci in Comune. Aspettiamo notizie”.

Secondo una indagine, gli inquilini morosi sono il 55%. Ad oggi ci sono oltre 500 persone in lista d'attesa per una casa popolare.

Ma come dice il sindaco di Eboli Massimo Cariello “il clima non è facile”. In città la disoccupazione giovanile è al 54,7% e solo quest’anno ci sono state 1053 domande per il reddito di inclusione sociale di cui, al momento, solo 302 sono state accettate.

“Quando sono arrivato in municipio” ha affermato il primo cittadino “ho scoperto che le assegnazioni delle case popolari erano state fatte per via diretta seguendo il criterio dell'emergenza sociale. Le graduatorie sempre disattese”. Ma non sempre tutto è filato liscio.

“Abbiamo fatto degli sgomberi, abbiamo dovuto cacciare 13 persone con la forza, c'erano anche ragazze incinte fra gli abusivi. Abbiamo cercato di ripristinare almeno il concetto che vale la graduatoria con le sue regole. Poi abbiamo scoperto che c'erano tutti quegli inquilini morosi”.

Il colonnello Ivan Centomanni è arrivato a Eboli un anno fa:“Siamo partiti dall' accertamento dei danni erariali. Per esempio: il Palasport di Eboli, comprensivo di due bar e parcheggio, veniva noleggiato alla cifra risibile di 1000 euro a concerto”.

“Poi” ha continuato Cetomanni “siamo arrivati alle case popolari, dove i pagamenti arretrati si perdono nella notte dei tempi, molti coperti dalla prescrizione”.

Pochi residenti pagano e il Comune di Eboli è il buco nel bilancio si fa sempre più grande.

Si attendono presto sviluppi nella intricata vicenda.

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