Tempi duri per le coop dell'accoglienza. Da quando i porti sono chiusi e gli sbarchi crollati quasi a zero, sono sempre di meno i migranti che entrano nel circuito dell'accoglienza, business fin cui lo Stato - fino ad oggi - versava ogni anno miliardi di euro.
Dopo le proteste delle onlus varie per i sacrifici in termini di personale che dovranno affrontare, ora una notizia alquanto particolare arriva dalla coop Olinda di Medole. A Mazzano, nel Bresciano, un centro di accoglienza dove vivevano 15 migranti sarebbero rimasti al freddo senza energia elettrica né riscaldamento. Il motivo? Secondo quanto riporta l'Agi, la coop non avrebbe pagato diverse mensilità di affitto.
Sono tre gli appartamenti rimasti senza energia. Erano stati affittati dalla Olindo per assegnarli a richiedenti asilo tra i 19 e i 23 anni. I migranti arrivavano da Gambia, Nigeria e Costa d'Avorio ed erano dei ricorrenti in Cassazione, ovvero immigrati cui è stata negato il diritto all'asilo dalla commissione territoriale.
Secondo quanto riporta l'Agi, i dipendenti della coop non verrebbero neppure pagati da ottobre e da settembre i migranti ospiti sono costretti a procacciarsi il cibo
da soli, visto che dalla cooperativa - secondo quanto emerge - non sarebbe arrivato più nulla.Della cooperativa Olinda si era occupato anche ilGiornale.it nel 2017 quando documentò i "servizi fantasma" della "cooperativa pigliatutto".
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