Coronavirus

Ecco quali Regioni sono pronte a riaprire dal 1° giugno

Il primo di giugno è vicino e i governatori di regione scalpitano letteralmente per la riapertura dei propri territori mentre Conte dovrà decidere le nuove misure da adottare

Ecco quali Regioni sono pronte a riaprire dal 1° giugno

Le posizione dei vari esponenti politici sulla riapertura delle regioni e su ciò che si potrà e non si potrà fare dopo il primo maggio sono diverse e contrastanti. Conte nel frattempo si trova in una situazione quasi di stallo con la complicata questione del decreto rilancio, le linee guida di Inail-Iss e le misure che dovranno scattare il prossimo 18 di maggio. Il ministro della Salute Speranza nel frattempo è stato chiaro nel dire che: "Da lunedì (18 maggio) non ci sarà nessun libera tutti". Successivamente ha continuato, si legge sul Messaggero, dicendo che: "Non si potrà andare al ristorante con tutti, anzi! Dipendesse da me andrebbe solamente chi abita insieme, neanche tra congiunti in senso classico".

Il Pd invece spiega che: "È inutile andare a parlare di spostamenti, visite agli amici ecc.. se non emergono ancora dati sulla fase 2". I grillini nel frattempo sembrano estranei alla questione, molto probabilmente a causa dell'assenza di governatori di regione pentastellati. Mentre a destra e a sinistra i presidenti di regione spingono per una riapertura veloce: "Bisogna far ripartire l'economia". La regione Abruzzo, ad esempio, a causa della sospensione dei tributi ha generato una perdita di 5 miliardi di euro nelle casse.

Il prossimo 18 di maggio, secondo il decreto, ci si potrà probabilmente spostare tra Regioni e ci sarà la revoca dello stop a tutte le attività commerciali. Verrà confermato lo stop ai grandi eventi, in virtù del fatto del divieto dei grandi assembramenti e si spinge per l'eliminazione dell'autocertificazione. Infatti, secondo recenti dati, i motivi per cui gli italiani escono di casa in questo periodo sembrano essere sempre più futili. Ma ecco come si muoveranno le Regioni, al più tardi dal prossimo primo di giugno, data preferibile per gli scienziati.

Campania

Il presidente De Luca aveva minacciato di bloccare i confini della regione se i territori più colpiti fossero ripartiti troppo presto. In Campania, dal 4 maggio, si effettuano test sierologici e misurazione della temperatura su chiunque entri in regione in auto o con il treno. Lo stesso governatore ha successivamente che: "La regione non si oppone ad una riapertura, se l'epidemia resterà comunque sotto controllo".

Toscana

Seguirà le disposizioni del governo per quanto concerne gli spostamenti interregionali, dunque nessuna opposizione del presidente Rossi. La regione, qualora debba opporre resistenza non lo farà sicuramente nei confronti di Lazio e Umbria visto che i dati sui nuovi contagi sono molto bassi al contrario di Emilia e Liguria dove l'epidemia è molto estesa.

Molise

Via libera della regione agli spostamenti interregionali. La piccola regione di Toma è pronta a ripartire adeguandosi però alle linee che il governo e il Comitato Tecnico Scientifico saranno pronti a tracciare.

Umbria

La governatrice Tesei, visti i bassissimi contagi che hanno visto coinvolta la regione, è pronta quanto prima a ripartire: "In Umbria il turismo è già stato studiato in maniera tale che preveda il distanziamento sociale. Niente Umbria Jazz, ma sì a villeggianti monitorati nelle varie strutture ricettive".

Abruzzo

Semaforo verde della regione a chiunque voglia entrare, nessun impedimento per l'Abruzzo di Marsilio che è pronta a ripartire quanto prima: "Sono tornati gli operai a L'Aquila e sui tamponi effettuati non c'è stato neanche un positivo. Siamo pronti a ripartire, nonostante occorra sempre rimanere vigili".

Marche

Momenti molto drammatici quelli trascorsi dalle Marche. Nonostante ciò il governatore Ceriscioli rassicura: "Ora la situazione è sotto controllo". La regione vuole attendere i dati di giovedì per comprendere meglio come sia la situazione e decidere dunque un'eventuale riapertura. I dati saranno effettuati sui primi giorni della fase 2.

Se saranno positivi, come si spera, ci sarà il via libera e dunque le riaperture interregionali.

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