Cronache

"Ecco quando avremo il picco di Omicron"

Si arriverà a 150mila contagi a metà gennaio, poi ci sarà un calo ma la variante Omicron diventerà dominante: ecco cosa ha detto Pregliasco e cosa si prospetta per i no vax

"Ecco quando avremo il picco di Omicron"

Quasi 127mila casi il 30 dicembre in Italia, record assoluto: è la variante Omicron, che "corre" all'impazzata contagiando e infettando un italiano ogni 76.

Quando avremo il picco

Se ancora, comunque, circola anche la variante Delta, molto presto sarà surclassata e sostituita dal virus attuale. Il picco dei contagi, secondo l'esperto virologo Fabrizio Pregliasco, docente all'università Statale di Milano, si avrà a metà gennaio. "L'incidenza di Covid crescerà ancora. Io credo che nel prossimo futuro arriveremo anche a 150mila casi al giorno o più", afferma ad Adnkronos. Come avvenuto in questi due anni, la pandemia vive di ondate più o meno lunghe e più o meno intense: l'esperto fa l'esempio del sasso in uno stagno. "Ogni volta che si concentreranno situazioni favorevoli al virus, avremo ulteriori ondate".

"Vaccinazione periodica"

Come abbiamo visto di recente sul Giornale.it, i prof. Matteo Bassetti e Massimo Ciccozzi hanno certamente prospettato una quarta dose per tutti nel 2022 per alzare le difese immunitarie che dopo alcuni mesi cominciano a calare. Della stessa opinione anche Pregliasco, il quale afferma che "ci sarà la necessità di una vaccinazione periodica, presumibilmente con una strategia simile a quella che utilizziamo contro l'influenza". Se sarà fatta, comunque, sarà necessaria farla con un vaccino "aggiornato": la Pfizer ha detto che ci sta lavorando e in primavera sarà pronto un siero ad hoc contro Omicron "considerando i 100 giorni necessari per l'adattamento" dei vaccini a Rna messaggero, ha aggiunto l'esperto.

Come fare con i no vax

Gli irriducibili, coloro i quali non hanno intenzione di vaccinarsi, potranno andare incontro a serie restrizioni sin dai primi giorni del nuovo anno. Draghi vuole allargare l'obbligo vaccinale a tutto il mondo del lavoro mentre rimane in stand by la proposta di lockdown per i no vax, cosa necessaria secondo Pregliasco. "Occorre un lockdown di due o tre settimane per i soggetti non vaccinati" per avere già un impatto significativo nei confronti del virus, che circolerebbe molto di meno come ha spiegato in un'intervista al Corriere del Mezzogiorno. Questa misura si potrebbe attuare "attraverso l'allargamento dell'obbligo del super Green pass, facendo salve solo le attività essenziali", ha aggiunto.

Capitolo vaccinazioni: spingere sul booster per tutti. Ad oggi, sono poco più di 19 milioni gli italiani che hanno fatto la terza dose, pari al 32,6% della popolazione. Ancora poco, vista la contagiosità di Omicron ma non solo. "La somministrazione della dose booster fornisce sufficienti garanzie rispetto al rischio di malattia grave - sottolinea Pregliasco - E riduce anche le possibilità di contagio dalla variante Omicron.

Quindi è giusto effettuare il richiamo".

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