Elezioni Regionali 2020

Emilia, la regina di preferenze? Era il "riferimento politico" delle sardine

Mattia Santori al Giornale.it l'aveva definita il "riferimento politico che posso avere". Ed Elly Schlein ha fatto il boom di preferenze

Emilia, la regina di preferenze? Era il "riferimento politico" delle sardine

Alcuni già sussurrano possa essere lei ad ottenere uno degli assessorati nella nuova giunta di Stefano Bonaccini. Trentaquattro anni, donna, campionessa di preferenze. Elly Schlein ha ottenuto la fiducia di oltre 15mila persone nella circostrizione di Bologna, 4mila in quella di Reggio Emilia e 2mila a Ferrara. Un record che permetterà alla neonata lista "Coraggiosa" (3,8%) di essere "decisiva" nel "definire le scelte" dell'Emilia Romagna. E che forse potrebbe anche "rappresentare" in qualche modo le istanze delle sardine nel governo della regione.

Nata a Lugano da madre italiana e padre americano, Elly studia a Bologna prima il Dams e poi Giurisprudenza. Nel 2008 si arruola come volontaria nella campagna elettorale di Obama, dove tornerà anche quattro anni dopo. In politica la Schlein ha le idee chiare. Nel 2013 dà vita alla protesta "Occupy Pd" contro le larghe intese e appoggia Civati nella campagna per la segreteria del Pd. Poi l'elezione all’europarlamento (54mila preferenze) dove si occupa di diritti, immigrazione, giustizia fiscale e conversione ecologica. Infine, nel 2015, l'addio ai dem di Renzi e l'approdo a Possibile con Civati. Una donna "verde col cuore rosso” e che sogna un'Emilia Romagna "ecologista, progressista e femminista".

Oggi tutti parlano di lei per il video in cui incalzava Salvini sulle assenze nelle riunioni europee in tema di immigrazione e Regolamento di Dublino. Il blitz può averle dato visibilità, ma è difficile immaginare sia il motivo del successo elettorale. Elly infatti era in prima fila già a novembre in occasione del primo flash mob delle sardine "contro Salvini" a Bologna. Il suo è stato un interessamento precoce. Quando ancora i media non si erano accodati al coro di elogio del movimento bolognese, lei su Facebook già invitava a partecipare alla "prima rivoluzione ittica della storia". “Ho pronta anche io la mia sardina”, scriveva online elogiando il “divertentissimo e pacifico flash mob” di piazza Maggiore. E non è un caso. La Schlein infatti era stata avvicinata dagli stessi fondatori delle sarde, come rivelato al Giornale.it da Mattia Santori. Il leader cercava di coinvolgere "tutte le realtà politiche e sociali” di Bologna per "non pestare i piedi nessuno" e per cercare di trasformare l'idea in un evento vero e proprio. Nell'elenco dei contatti apparivano i collettivi, le associazioni e "alcuni rappresentanti politici" tra cui proprio Elly, che Santori ha incontrato "cinque giorni prima dell’evento". I due si sono trovati in sintonia, tanto che la sardina in chief nell’intervista la citava tra i suoi "riferimenti politici" insieme ad "alcuni presidenti di quartiere" e ad Emily Clancy di Coalizione Civica.

Nelle scorse settimane sono sorte molte domande sul voto delle sardine. La scelta di campo era chiara (Bonaccini), ma nessuno (almeno ufficialmente) aveva dato indicazioni precise sulle preferenze dei singoli candidati consiglieri. Si era parlato dell'idea del centrosinistra trovare un posto in lista ad un rappresentante delle sardine o ad un esponente loro vicino, così di catalizzare il voto dei pesciolini di cartone. Ma poi non se ne fece nulla. Possibile che quelle preferenze siano finite proprio alla Schlein? Impossibile dirlo con certezza. Di sicuro c'è che Elly era al loro fianco anche a Bibbiano il 23 gennaio come dimostrano gli scatti sorridenti con Santori.

La domanda è: sarà lei la "rappresentante" delle istanze ittiche in consiglio regionale e, chissà, anche in giunta? Mistero. Abbiamo chiesto delucidazioni a Santori, per capire se la fiducia dei pesciolini sia stata riposta in Elly e cosa ne pensano di un suo possibile assessorato. Gli avremmo anche domandato se sia stata data indicazione o meno alle sardine di scrivere il nome dell'ex piddina sulla scheda. Peccato che Santori, come fa ormai da qualche tempo, non ci abbia risposto né al telefono né per messaggio.

E non capiamo il perché.

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