Cronache

"Devo tornare a casa". E la donna ruba un'ambulanza...

Una donna di 23 anni è stata denunciata per furto aggravato: per raggiungere la sua abitazione si era messa alla guida di un’ambulanza della Croce Rossa che aveva trovato ferma fuori dal pronto soccorso dell’ospedale di Treviglio

"Devo tornare a casa". E la donna ruba un'ambulanza...

Come tornare a casa dal pronto soccorso in piena notte? A bordo di un’ambulanza, dopo averla rubata.

L’incredibile vicenda si è svolta ieri poco dopo la mezzanotte a Treviglio, in provincia di Bergamo.

Una ragazza di 23 anni di Verdello, paese di poco più di ottomila abitanti, una volta uscita dal pronto soccorso dell’ospedale di Treviglio si è chiesta come potesse fare ritorno alla sua abitazione. La donna ha visto un’ambulanza della Croce Rossa in sosta fuori dal nosocomio. E allora vi è salita. A bordo ha trovato le chiavi inserite nel cruscotto: ha messo in moto il mezzo ed è partita.

Il personale sanitario si è subito accorto del folle gesto e ha chiamato il 112. Le pattuglie dei carabinieri di Treviglio, impegnate nei servizi di controllo del territorio per il contenimento della diffusione del Covid-19, si sono messe sulle tracce del veicolo rubato. Per intercettarlo, i militari si sono avvalsi anche del sistema di tracciamento gps di cui è dotata ogni ambulanza.

Pochi minuti dopo la segnalazione, il mezzo ha raggiunto Arcene, paesino tra Treviglio e Verdello, dove l’equipaggio della sezione radiomobile della compagnia dei carabinieri di Treviglio in servizio di pronto intervento lo ha intercettato, bloccandolo in via Matteotti.

Dagli accertamenti successivi è emerso che la ventitreenne già nel pomeriggio del medesimo giorno si era resa protagonista di un altro episodio che aveva fatto scattare l’intervento dei militari. La donna infatti aveva litigato con i vicini per futili motivi e aveva rotto il parabrezza della loro automobile con un bastone. Solo gli uomini in divisa intervenuti erano riusciti a riportare la giovane alla calma.

Alla domanda sui motivi che l’avessero indotta a rubare un mezzo come un’ambulanza, sempre preziosissimo, tanto più in questi mesi flagellati dal Covid-19, la ragazza ha risposto che si trovava nell’impossibilità di poter usufruire di un servizio taxi che la riportasse a casa.

La donna dovrà ora rispondere all’autorità giudiziaria del reato di furto aggravato, perché commesso ai danni di veicolo utilizzato per il soccorso pubblico d’urgenza.

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