Cronache

Orfeo importunato da giornalisti. Ma i due "inviati" sono del M5S

Due componenti dello staff del M5S si sono spacciati per giornalisti e, in un video diffuso sui canali del Movimento, hanno preso di mira il direttore del Tg1

Orfeo importunato da giornalisti. Ma i due "inviati" sono del M5S

Due componenti dello staff del Movimento 5 Stelle si sono finti giornalisti e hanno preso di mira Mario Orfeo, direttore del Tg1.

Sul blog di Beppe Grillo e sui social network, da giorni i grillini attaccano il direttore del telegiornale Rai, accusato di aver relegato in secondo piano l'inchiesta Consip e di aver censurato il discorso di Virginia Raggi alle celebrazioni dei 60 anni dei Trattati europei.

Poi compare un video, sempre sul sito del fondatore del movimento, in cui si vede una persona che si qualifica come giornalista, accompagnata da un operatore che gira le riprese, che intercetta Orfeo per strada e inizia a porgli delle domande. "Riguardo alla gestione del Tg1 perché Grillo e Di Battista indagati per diffamazione per una querela sono stati tutti i giorni sopra le prime pagine del vostro telegiornale, mentre sul caso Consip, nulla...niente da dire?", viene chiesto al direttore.

Il giorno successivo i due tornano all'attacco e sorprendono Orfeo mentre è al telefono e si dirige verso la sua auto. "Direttore ci può rispondere come mai ha censurato la Raggi per i Trattati di Roma? Per favore ci risponda. Non usi il telefonino alla guida, mi raccomando. Scappa anche oggi?", insiste il giornalista mimando lo stile delle Iene.

Il direttore, però, se ne va senza rispondere. Il video si chiude con una scritta in sovraimpressione: #OrfeoRispondi. L'hashtag in breve tempo rimbalza sui social e viene rilanciato su Twitter da moltissimi esponenti grillini, a cominciare da Luigi Di Maio.

Il video indurebbe a pensare che si tratti di giornalisti mandati da qualche testata, invece, svela La Repubblica, i due personaggi, il giornalista Matteo Incerti e il camionista e videomaker Nicola Virzì, detto "Nick il Nero", fanno parte dello staff dell'ufficio comunicazione M5s del Senato, mandati in missione dal Movimento per un'operazione di evidente propaganda.

I due sono stipendiati dai Cinque Stelle attraverso i finanziamenti destinati ai gruppi parlamentari, cioè con soldi pubblici. Si trovano quindi nella stessa identica situazione che il Movimento imputa al direttore. Sul blog di Grillo si legge: "Orfeo è un giornalista che dirige la più importante testata d'informazione della Rai, la televisione pubblica. Cioè di tutti i cittadini e pagata dagli stessi con il canone. Delle risposte ai cittadini che gli pagano lo stipendio sono più che dovute".

Immediatamente sono arrivate le reazioni di condanna del Pd per i metodi pentastellati. I senatori dem chiedono l'intervento dell'Ufficio di Presidenza del Senato e, in una nota, scrivono: "È gravissimo che dei dipendenti di un gruppo parlamentare, pagati con soldi pubblici, si siano finti giornalisti per meri interessi di partito". Stefano Lepri aggiunge: "Orfeo risponde agli organi di vigilanza parlamentari, non ai 5s". Per Raffaele Ranucci, componente della commissione di Vigilanza Rai, "l'aggressione costante di Beppe Grillo & co al direttore del Tg1 sta assumendo sempre più i contorni di una vera e propria intimidazione".

Mentre il deputato Ernesto Carbone si chiede: "Tra poco faranno picchiare i giornalisti non graditi?".

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