Cronache

Sfregi sul volto e rapine: follia al party abusivo degli studenti

Uno sfregio permanente al volto di un ragazzo, il furto di orologi e catene d’oro, nonché lesioni sono le accuse ai partecipanti del party abusivo

Sfregi sul volto e rapine: follia al party abusivo degli studenti

Arrestati i tre minorenni autori degli episodi violenti che fecero scalpore nell’ottobre milanese. Rapine aggrevate, lesioni e addirittura uno sfregio permanente al volto di un ragazzo fu allora il bilancio di una nottata che vide protagonisti gli studenti del liceo scientifico Vittorio Veneto e che fece parlare il capoluogo lombardo per diversi giorni.

Il party non autorizzato si svolse in largo Gavirate, in piena pandemia e come dimostrano le immagini, diffuse sul web, senza mascherine e dispositivi anti Covid. Il caos, però, scoppiò solo quando un gruppo di imbucati fece irruzione nella festa e utilizzando la scusa delle classiche provocazioni da adolescenti finì con l’aggredire e derubare i coetanei, come denunciato dai residenti del luogo che in quel frangente segnalarono quanto stava accadendo alle forze dell’ordine, dopo aver sentito urla e schiamazzi.

Come hanno dimostrato, le perquisizioni, svolte alcuni giorni dopo nelle abitazioni degli adolescenti coinvolti, dove sarebbero sate ritrovate alcune collanine e un orologio di valore, si può parlare quasi di bottino di guerra. Diversi anche gli studenti, che in quelle ore, non si ritrovarono più i cellulari, ma su cui al momento non si avrebbero ancora notizie. Furono, quindi, degli istanti di terrore che fecero pensare a una vera e propria guerriglia urbana, considerando che furono lanciati diversi oggetti, compresa una bottiglia di vetro, che ferì in modo permanente un partecipante alla festa. Diversi coloro, che seppure in modo lieve, furono coinvolti. Secondo quanto descritto, ci furono attimi di terrore, che finirono con una fuga dei presenti, soprattutto ragazze spaventate, verso la fermata della metropolitana più vicina.

A incastrare i violenti sarebbero state le immagini filmate coi telefonini e il tam tam dei social, nonché la collaborazione di alcuni studenti, che avrebbe finito col mettere spalle al muro gli incursori. La polizia, infatti, arresta tre dei protagonisti della rissa su disposizione del magistrato Ciro Cascone del tribunale dei Minori di Milano a seguito di accurate indagini condotte dal commissariato di Bonola. Due vengono accompagnati nell’istituto penitenziario più vicino, mentre il terzo in una comunità educativa.

La notizia, quindi, è l’ennesima ferita per una città dove purtroppo la violenza è sempre più all’ordine del giorno, soprattutto tra gli adolescenti, che non si divertono come una volta e a causa di alcool e sostanze stupefancenti finiscono col trasformarsi in gang senza scrupoli.

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