Figlio in panchina, il papà aggredisce l'allenatore e gli rompe la mandibola

Al termine della partita, il genitore ha aggredito il mister "colpevole" di aver tenuto il figlio in panchina. Per il 50enne è scattato il daspo

Figlio in panchina, il papà aggredisce l'allenatore e gli rompe la mandibola

Ha lasciato il figlio in panchina per tutta la partita facendo andare su tutte le furie il padre del calciatore. E così l'uomo, alla fine dell'incontro, si è scagliato contro l'allenatore con violenza. È successo a Bagheria (Palermo) dopo un incontro del campionato giovanile under 15 regionale.

Il padre 50enne, al termine della partita, si è scagliato contro l'allenatore della squadra tra le cui fila milita il figlio. La violenta reazione è scattata in seguito alla decisione del tecnico di tenere il ragazzo seduto in pachina, senza farlo scendere in campo. Il mister, all'improvviso, è stato colpito con violenza dall'uomo che gli ha provocato la lesione della mandibola.

E così per l'aggressore 50enne è scattato il daspo, emesso dal questore di Palermo. Il divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive avrà una durata di un anno. Il questore, come riporta il Messaggero, ha valutato "la condotta minacciosa, violenta e in grado di creare turbative all'ordine e alla sicurezza pubblica" e ha attribuito al gesto compiuto davanti diversi ragazzini minorenni "un forte disvalore sociale nonché educativo". Per questo motivo il 50enne è stato diffidato e non potrà accedere per molto tempo agli impianti sportivi del territorio nazionale e degli altri stati membri dell'Unione europea dove si disputeranno tutte le manifestazioni calcistiche, anche amichevoli.

Episodi di violenza che si registrano con regolarità sui campi da calcio di tutte le categorie. Spesso, protagonisti in negativo delle aggressioni, fische o verbali, sono proprio i genitori dei piccoli giocatori. Per fare un esempio, durante il derby del campionato under 17 tra il Peschiera e il Castelnuovo Sandrà, alcuni spettatori hanno iniziato a rivolgere commenti razzisti a un calciatore. Un comportamento condannato da entrambe le squadre che hanno espresso la loro solidarietà alla famiglia del giocatore. Un episodio simile si è registrato anche Milano dove un 17enne senegalese è finito nel mirino del padre di un suo avversario in campo.

Comportamenti che vengono sempre denunciati. E quelli che scaturiscono dai genitori dei calciatori o dai tifosi sugli spalti durante le partite dei giovani sono ancora più gravi. Esempi da non seguire che si registrano sotto agli occhi dei baby giocatori.

Come nel caso del 50enne siciliano che ha aggredito con violenza l'allenatore. Infastidito dall'assenza del figlio sul terreno da gioco ha colpito il mister, rompendogli la mandibola e lasciando senza parole tutti i presenti.

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