Buffonata sulle multe ai no vax, occhio ai sondaggi e Kiev: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: l'attacco ucraino a Sebastopoli, la pace che si allontana e le disfida delle desinenze

Buffonata sulle multe ai no vax, occhio ai sondaggi e Kiev: quindi, oggi...
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- I collettivi studenteschi hanno talmente paura del pericolo fascista che iniziano le proteste il 27 ottobre e poi… le sospendono per ferie causa ponte di Ognissanti. Devono aver imparato la lotta dai sindacati, che scioperano solo di venerdì.

- Torna il centrodestra al governo e si fanno risentire le Ong. Ci sta. Quello che mi chiedo è dove erano i giornali progressisti quando in questi anni il fenomeno migratorio, i disastri e le morti non si sono fermati. Anche se c’era Lamorgese al governo.

- Su questa storia delle desinenze nei nomi istituzionali pregherei il centrodestra di non esagerare. Voglio dire: goduria assoluta per il fatto che la Meloni ha schiaffeggiato il femminismo chic con la sua scelta. Bene, benissimo anche la Venezi. Però non cadiamo nel fallo di reazione per cui la questione di “il” o “la” diventa dirimente. Bene ha fatto Meloni a chiudere la polemica ricordando che i dossier importanti riguardano le bollette. Non le desinenze.

- Il Pd è morto? No. Ma sta male di brutto. Farà le primarie e il congresso, ma non prima di marzo. Il che significa che la sua agonia durerà ancora a lungo. E rimettere in sesto un paziente in stato comatoso non sarà facile per nessuno. Neppure per uno come Bonaccini.

- Potete essere d’accordo oppure no sul togliere le multe ai non vaccinati. Non è questo il punto. Quello che non sopporto sono le buffonate tipicamente italiane. Direi burocratiche. La peggior burocrazia. Se hai deciso di punire i no vax, lasci le multe. Se hai deciso per l’amnistia, le cancelli del tutto. Questa storia dell’emendamento per rinviarle mi manda ai matti: siamo il Paese delle proroghe (dopotutto abbiamo inventato il “decreto milleproroghe”) e non riusciamo mai a prendere una decisione che sia definitiva. Ora basta.

- Negli Usa un tizio di nome Maurice Hastings è stato scagionato dall’accusa per un omicidio che non ha mai commesso. Si è fatto 38 anni di carcere. Dico 38. A me queste notizie fanno venire ansia, ma sul serio. Hai idea di come puoi impazzire vedendoti costretto a vivere dietro le sbarre per un reato che non hai commesso? La vita è una: chi ti ridà 38 anni passati con la luce a strisce?

- La guerra in Ucraina peggiora. Attacchi di Kiev contro la flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli. Legittimi? Certo, in guerra è quasi tutto legittimo. Utili alla pace? Dubito. E adesso sono guai: se Mosca sospende davvero l’accordo sul grano, torna il rischio alimentare per mezzo mondo. Cerchiamo di non darci almeno la zappa sui piedi. No?

- Il punto è che Kiev non ha alcuna intenzione di trattare. Né oggi né mai. Legittimo? In linea di principio, certo. Utile al mondo? Forse no. "Per la Russia, questa è una guerra di distruzione, per noi è di sopravvivenza - ha twittato Andriy Yermak, capo dell'Ufficio di presidenza ucraina - E mentre stanno cercando di eliminarci come Stato e come nazione, qualsiasi accordo con la Russia sarà condannato”. Se andiamo avanti così, non ne usciamo mai. Tra poco inizierà l’inverno vero e le cose si congeleranno. Per poi ricominciare di nuovo, al prezzo di chissà quanti morti. Solo gli armistizi, veri e garantiti, assicurano la pace. Tutto il resto lascia la brace ardere sotto la cenere. E prima o poi riaccende il fuoco.

- Il Pd l’occasione per cambiare ce l’ha avuta. Si chiamava Matteo Renzi, ma gli hanno fatto la guerra interna. Ed ora sono dove sono. Contenti loro, contenti tutti.

- Primo segnale di Meloni: il governo non fa il ponte e convoca il Cdm per lunedì. I compagni della Sapienza guardino e imparino.

- Fratelli d’Italia sfiora il 30 percento secondo gli ultimi sondaggi.

Ma non mi sorprende: quando qualcuno va al governo, molti salgono sul carro del vincitore. In questo, gli italiani sono maestri. Però fossi in Meloni non mi cullerei sugli allori. Il consenso viene e va: il problema non è tanto conquistare la fiducia degli italiani, quanto mantenerla. Dunque: auguri.

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