Fondi occultati all'estero: il Riesame sequestra 59 milioni a Cellino

Il presidente del Brescia Calcio nel mirino della magistratura per un trust estero su cui sarebbero transitate le operazioni fatte in Italia

Il presidente del Brescia Calcio
Il presidente del Brescia Calcio

Terremoto giudiziario per il presidente del Brescia Calcio, Massimo Cellino: il tribunale del Riesame ha infatti accolto la richiesta della Procura di Brescia disponendo il maxi sequestro da 59 milioni di euro. La cifra è stata calcolata sul patrimonio netto di Eleonora immobiliare, società che di fatto controlla la controllante del Brescia e contenuta nel trust inglese contestato dalla Procura bresciana come specchietto delle allodole per eludere il fisco nazionale.

Il Riesame sposa la linea della Procura

I giudici del Riesame, secondo quanto trapelato, hanno condiviso la linea della Cassazione che aveva stabilito che non dovesse essere sequestrata solo la cifra non versata al Fisco, e quindi una cartella da 700mila che Cellino ha in questi mesi ha invece saldato, ma l’intero capitale sconosciuto al Fisco. L’inchiesta avviata a Brescia dovrà chiarire il transitato economico sul trust inglese che è però riconducibile all’imprenditore sardo. Da canto suo Cellino non ha parlato limitandosi a dire che è “sotto choc“. Il 12 luglio si era conclusa dopo due ore l’udienza davanti al tribunale del Riesame.

Il pm ha fatto ricorso

Il pm Erica Battaglia aveva chiesto il sequestro dei 59 milioni di euro, tanto quanto, secondo gli inquirenti, sarebbe transitato dal trust all’estero attraverso il quale l’imprenditore avrebbe svolto la sua attività in Italia. Cellino da un anno e mezzo è indagato per reati fiscali e la procura nel febbraio del 2021 era arrivata a chiedere l’arresto in carcere ma il gip prima e il riesame dopo avevano detto no. Sul tema del maxisequestro recentemente la Cassazione aveva accolto i ricorsi della Procura rigettando invece quelli di Cellino. I difensori del presidente del Brescia avevano chiesto ai giudici di rigettare la richiesta dell’accusa. “Sono innocente - aveva rilanciato in aula l’ex presidente del Cagliari finito nei guai anche per il nuovo stadio sardo -.

Ho ascoltato delle ricostruzioni pazzesche. Sembrava che la pm stesse parlando di una persona diversa da me“. Ora il maxi sequestro alla vigilia del campionato che rischia di gettare ombre anche sul Brescia Calcio.

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