Fonsai, la Cancellieri intervenne per far scarcerare Giulia Ligresti

I familiari chiamarono il ministro preoccupati per la salute della donna che rifiutava il cibo. Lei: nessuna interferenza

Il ministro degli Interni, Anna Maria Cancellieri
Il ministro degli Interni, Anna Maria Cancellieri

C'è anche Anna Maria Cancellieri tra i nomi che compaiono nell’inchiesta di Torino sul caso Fonsai. Il ministro della Giustizia, che non è indagata, si interessò - su sollecitazione della famiglia Ligresti - alle condizioni di salute di Giulia (l'unica ad aver patteggiato), dopo alcuni giorni messa ai domiciliari.

"In cella non mangiava più, l’ho fatto per ragioni umanitarie", ha spiegato il ministro al pm Vittorio Nessi, come racconta Repubblica. I magistrati di Torino hanno ascoltato la Cancellieri dopo che, esaminando i tabulati telefonici degli indagati, hanno scoperto alcuni contatti con Antonino Ligresti (fratello di Salvatore), preoccupato per la salute della nipote Giulia che in passato aveva sofferto di anoressia.

"Ho sensibilizzato il Dap perché venisse fatto quanto di loro competenza per la tutela della salute dei carcerati", ha spiegato il ministro, la cui amicizia con la famiglia Ligresti è nota (il figlio, Piergiorgio Peluso, è stato tra l'altro dirigente della Fondiaria Sai).

In serata un attacco è arrivato dal blog di Beppe Grillo. In un post, citando una celebre frase del ragionier Fantozzi, si legge: "Come è umana la Cancellieri".

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