Coronavirus

Frontiere chiuse in Europa: così il virus "annulla" Schengen

Il Covid-19 mette in crisi il trattato di Schengen, che prevede la libera circolazione di persone e merci. Tornano barriere e controlli alle frontiere

Frontiere chiuse in Europa: così il virus "annulla" Schengen

Frontiere chiuse, controlli serrati, collegamenti aerei e ferroviari sospesi e misurazione della temperatura a chi entra. La pandemia di coronavirus sta isolando i Paesi europei e il trattato di Schengen rischia di affondare. Sono diverse, infatti, le nazioni che hanno deciso di chiudere i collegamenti con altre aree della zona Schengen, tra cui fino a qualche giorno fa era possibile il libero scambio di persone e merci.

Italia

Nel nostro Paese, il governo non ha sospeso gli accordi di Schengen, anche se di fatto, le misure entrate in vigore per il contenimento del Covid-19, vanno in questo senso. Il decreto, infatti, restringe la libertà di circolazione dei propri cittadini, riducendo voli e corse ferroviarie e misurando la temperatura nelle stazioni e negli aeroporti ancora operativi. Secondo alcuni politici, tra cui il governatore del Veneto, Luca Zaia, "è un dato di fatto. Qualcuno dice che Schengen non è sospeso ma dico che bisogna prendere atto che quando vedi colonne di macchine a un valico vuol dire che qualcuno le ferma e in teoria non dovrebbero neanche fermarsi".

Austria

Prima ha sospeso tutti i collegamenti aerei e ferroviari con l'Italia, poi l'Austria ha introdotto controlli sanitari da effettuare ai principali valichi di frontiera. Chiusi anche 47 piccoli valichi verso l'Italia, per la maggior parte in alta montagna, mentre code chilometriche si sono create al Brennero. È permessa l'entrata in Austria di persone che hanno nel Paese la residenza prinicpale o secondaria, a patto che si sottopongano alla quarantena volontaria di 14 giorni, a chi ha un certificato medico recente e chi voglia transitare. Come comunica Agi, da lunedì, scuole e negozi resteranno chiusi, mentre i bar e i ristoranti potranno rimanere aperti solamente fino alle 15.

Repubblica Ceca

Iniziati controlli con Austria e Germania e vietato l'ingresso a 15 Paesi "a rischio", tra cui Italia, Austria, Germania e Svizzera. Il primo ministro ha annunciato un'emergenza, per la durata di 30 giorni. Anche ai cittadini dello Stato è stata vietata l'autorizzazione ai viaggi in Germania e in Austria, mentre i ristoranti rimarranno chiusi per dieci giorni.

Slovenia e Croazia

Il governo di Lubiana ha chiuso all'Italia. Vietato l'ingresso dai valichi secondari di frontiera di Monrupino (Trieste) e di Basovizza/Lipizza. Il traffico è stato dirottato sui tre valichi principali: Fernetti, Rabuiese e Pesek. Per entrare in Slovenia, i cittadini degli altri Paesi devono mostrare, secondo quanto riporta Agi, un certificato medico che attesti la negatività al test del coronavirus. In caso contrario, non sarà consentito l'ingresso.

L'accesso in Croazia è regolato da controlli sanitari e a partire da lunedì, le persone provenienti dalle aree a rischio che intendono entrare nel Paese dovranno sottoposti ai 14 giorni di quarantena. In caso contrario è vietato l'ingresso.

Svizzera

Il Paese, che non appartiene all'Unione Europea, ma ha sottoscritto il trattato di Schengen, ha chiuso le frontiere con l'Italia. Sono consentiti gli ingressi solamente per motivi di lavoro. Chiuse le scuole.

Francia

Invito a rimanere a casa per le persone provenienti da Cina, Corea, Iran e Italia, considerate le zone più a rischio, vista la diffusione della pandemia. I contagiati vengono curati in regime ambulatoriale, salvo non sia necessario un ricovero in ospedale. Per il momento rimangono aperte le frontiere e non sono previsti controlli agli aeroporti. Da lunedì, le scuole rimarranno chiuse.

Danimarca

La Danimarca ha chiuso i confini fino al 13 aprile. Il traffico passeggeri da e verso il Paese è stato interrotto, salvo casi di necessità, come il ritorno alla propria casa, in territorio danese. Per chiarire la misura, il primo ministro ha dichiarato: "Siamo nel mezzo di qualcosa che nessuno di noi ha mai affrontato prima".

Ungheria, Polonia e Ucraina

Quasi tutte le frontiere sono state chiuse. Sono accessibili solamente "i valichi di Nickelsdorf sull'autostrada A4, Klingenbach, Heiligenkreuz e il collegamento ferroviario San Gottardo (Szentgotthard) - Jennersdorf".

In Polonia, invece, è stato vietato l'accesso a tutti gli stranieri, mentre ai cittadini polacchi che tornano in patria è imposta la quarantena di 14 giorni. "Non possiamo permetterci di mantenere i confini aperti agli stranieri", ha detto il premier, che ha fermato i voli e i collegamenti ferroviari internazionali. Chiusi anche i centri commerciali, i ristoranti e i bar, a cui è consentito l'asporto.

L'Ucraina chiude l'ingresso ai cittadini stranieri per almeno due settimane.

Germania

In queste ore, il governo tedesco ha deciso la chiusura dei confini con Francia, Austria e Svizzera, a partire dalle 8 di lunedì.

La decisione è stata presa dalla cancelliera Angela Merkel, in accordo col ministro dell'Interno Horst Seehofer e con quello della Sanità Jens Spahn.

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