Il furto poi la furia del migrante: calci e pugni ai carabinieri

Ancora tensioni nella tendopoli di San Ferdinando. Maxi rissa dopo una rapina in tabaccheria. Arrestato un migrante

Il furto poi la furia del migrante: calci e pugni ai carabinieri

Si fanno sentire ancora una volta gli abitanti della tendopoli di San Ferdinando. Il ghetto, autogestito, in provincia di Reggio Calabria, assurto alle cronache dopo che un carabiniere, intervenuto per sedare una rissa, ha accidentalmente ferito a morte un giovane migrante africano.

Questa volta è Mohamed Jabbie, 23enne, a far attirare l’attenzione. I carabinieri lo hanno arrestato con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e furto. Il giovane, abitante della tendopoli, è stato sorpreso dalle forze dell’ordine mentre era intento a rubare in una tabaccheria. Jabbie, già noto alle forze dell'ordine, per evitare la perquisizione e il controllo, si sarebbe scagliato contro i militari tirando con forza calci e pugni tentando, così, di darsi alla fuga. Non è la prima volta che capita un caso del genere. Le risse, i furti, la prostituzione sono all’ordine del giorno. A Rosarno è sempre emergenza. In città non è mai cambiato nulla. Soprattutto nella tendopoli, oggi abitata da circa 450 immigrati. La situazione è critica. I cittadini, alla fame, sono esasperati. I neri d’africa sono tanti, troppi e, nei prossimi giorni, il numero è destinato a crescere vertiginosamente a causa dell’inizio della stagione agrumaria.

È proprio per questo che si sta lavorando (a rilento) alla costruzione della nuova tendopoli. Sono 44 le tende che saranno allestite nel nuovo campo. Dovranno ospitare circa 500 persone, ma gli immigrati, nella realtà, saranno molti di più. Comunque tanti.

Proprio per questo, si dice che, la vecchia tendopoli, non sarà abbattuta e il dramma continuerà. Raddoppiato. Nel frattempo la politica tace, i politici latitano, le associazioni stentano. Almeno fino al prossimo selfie “postato” sui social alla prima manifestazione pubblica.

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