Obiettivo di Ignazio Marino: rubare la scena al Papa. Dal «Teatro Campidoglio», in Roma, benvenuti all' Ignazio Marino Show . Neanche si trovasse sul palco del Parioli, il sindaco di Roma va giù duro con il talk . Insomma, chiacchiere. Parole in libertà sul Giubileo straordinario annunciato da Papa Francesco. La battuta migliore? Quella sui vigili urbani: «Sono sicuro che vorranno fare bella figura e metteranno tutto l'impegno possibile». Roba dal morir dal ridere, magari presentare poi l'immancabile certificato medico... Marino, in trance cabarettistica, sogna che la gente al Giubileo dica: «Ma chi è quell'uomo vestito di bianco (il Papa ndr) vicino al sindaco Marino?». Ignazio ha un debole per l'amarcord: «Il Papa scherzando nell'agosto del 2013 mi disse Lei ad aprile del 2014 ballerà perché dovevamo organizzare la santificazione di due Papi». E poi, con la consueta modestia: «Un milione e mezzo di presenze in 24 ore nella nostra città. Abbiamo fatto una straordinaria figura davanti a tutto il pianeta lavorando con i rappresentanti del Vaticano. Così lavoreremo. E questa volta insieme avremo anche il governo e la Regione Lazio e sono sicuro che sarà davvero un anno straordinario».
Miracolo. Il sindaco Marino parlando ai microfoni di Radio Vaticana si dichiara «eccitato» per l'organizzazione della Capitale per l'Anno Santo. Per il primo cittadino di Roma il «Giubileo della Misericordia» è un «titolo straordinario in un pianeta dove aumentano le differenze tra chi è straordinariamente ricco e straordinariamente povero». «Conoscendo il carisma del Santo Padre immagino - ha aggiunto il «cardinal» Marino - che il numero di persone che giungerà a Roma da tutta la terra sarà enorme. Già lo vediamo dal nostro piccolo osservatorio, quello del Comune di Roma, quando guardiamo ai flussi turistici. Questo Papa ha fatto aumentare in maniera statisticamente significativa gli afflussi a Roma dall'America del sud. Con il Giubileo avremo decine di milioni di persone in arrivo a Roma. Santo Padre vorrà dare una caratterizzazione minimalista, spirituale più che materiale, concentrandosi sulla riflessione, sulle differenze tra gli uomini, sul rispetto del creato. Credo che questi saranno gli elementi di questo anno Santo». Parola del «teologo» Marino.
E il rischio attentati? Anche su questo punto Marino si dice «tranquillo»: «Il rischio di attentati nella città di Roma non può essere basato sul numero di milioni di persone che arrivano, perché il timore di un attentato potrebbe manifestarsi anche se in una piazza ci fossero solo 10mila persone», ha sentenziato ai microfoni di Rainews24 .
Sulla stessa linea, anche il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini: «L'Italia saprà accogliere al meglio i fedeli (più o meno con la stessa efficacia con cui vengono accolti i turisti agli scavi di Pompei ndr ). Il Ministero da me diretto è pronto, sin da subito, a collaborare per la migliore riuscita di questo Giubileo». Beh, allora siamo tranquilli...
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