Non c'è più stolto di chi non vuol capire, direbbero i saggi. Peccato che spesso non ci sia gente disposta ad ascoltarli, a riflettere sulle loro parole. Pensate al caso dell'immigrazione. Oggi Angela Merkel è andata di fronte al Parlamento europeo per parlare di Ue, del passato e del futuro dell'Unione. Non è in una situazione facile la Cancelliera della Germania. Dopo aver perso le elezioni in Baviera e in Assia è stata costretta al passo indietro: ha lasciato la guida del partito e non si ricandiderà alla cancelleria. I motivi del tramonto? Tanti, ma un peso non indifferente l'ha avuto anche la gestione della politica migratoria.
Gli Occhi della Guerra e ilGiornale.it vi hanno raccontato su queste pagine l'esplosione delle proteste in tutta la Germania contro lo violenze dei migranti. A partire dai fatti di Colonia è stata una lunga scia di polemiche. La Merkel scelse la politica delle porte aperte, tirò il treno da sola e ora ne paga il prezzo. Di fronte al questo fallimento politico il presidente della Commissione Jean Claude Juncker cosa fa? La critica perché nel 2015 avrebbe dovuto riconoscere che "il tema dell'immigrazione era un problema europeo più generalè e a livello europeo andava affrontato". Ma poi le liscia il pelo, affermando che "ha avuto ragione di non chiudere i confini". Esatto. Le parole del presidente non hanno scaldato neppure il capogruppo del Partito Popolare Europeo ed esponente della Csu, Manfred Weber, che non ha applaudito alle parole di Juncker. Un chiaro segnale.
Di fronte agli eurodeputati ora la Merkel chiede condivisione delle scelte dopo aver abbandonato per anni Grecia e Italia a loro stesse. Per superare crisi dei rifugiati e dei migranti - dice - "è necessario rinunciare a un pezzettino di sovranità nazionale per poter fare qualcosa in comune".
"Nella crisi dell'euro abbiamo dovuto superare tutta una serie di ostacoli per arrivare a una soluzione comune, ma ce l'abbiamo fatta - è il suo ragionamento - Sulla crisi dei rifugiati e dei profughi l'Europa non è ancora così unita come avrei voluto", ha detto Merkel. Secondo la cancelliera, "è un tema centrale perchè riguarda i nostri rapporti con il nostro vicinato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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