Cronache

La droga, la pistola, "l'esecuzione": cosa è successo a 'Gigi Bici'

"Gigi Bici" è stato ucciso con un colpo di pistola alla tempia. La fisioterapista in carcere si professa innocente. Nelle indagini spunta anche la pista della droga

 Luigi Criscuolo, 60 anni, conosciuto da tutti a Pavia come "Gigi Bici"
Luigi Criscuolo, 60 anni, conosciuto da tutti a Pavia come "Gigi Bici"

Una esecuzione criminale. Non ci sono più dubbi sulla morte di "Gigi Bici", al secolo Luigi Crisciuolo, ucciso con un colpo sordo di pistola alla tempia. Il 60enne, scomparso da Carpignano di Pavia l'8 novembre, è stato rinvenuto privo di vita nei pressi di un ex convento di Calignano lo scorso 20 dicembre. A segnalare la presenza del cadavere è stata Barbara Pasetti, 44 anni, che ora è in carcere con l'ipotesi di reato per omicidio e occultamento di cadavere. Intanto nelle indagini spunta anche la pista della droga.

I sospetti sulla fisioterapista

Barbara Pasetti, figlia di un noto imprenditore caseario del Pavese, è la donna su cui si concentrano i sospetti degli inquirenti. Il corpo esanime di "Gigi Bici" è stato rinvenuto a pochi pochi passi dalla residenza della 44enne, in via Marconi, a Calignano, una frazione di Carpignano di Pavia. Anzi, a dire il vero, è stata proprio la sedicente fisioterapista (non avrebbe alcun titolo professionale) a segnalare la presenza del cadavere ai carabinieri. Di lì quelle missive sospette in cui uno sconosciuto rivendicava la morte del povero Gigi. Lettere dal tono intimidatorio indirizzate ai familiari di Crisciuolo e che la donna avrebbe ritrovato nella cassetta della posta. E il condizionale, mai come in questo caso, è d'obbligo. Secondo l'accusa, infatti, Barbara Pasetti è la firmataria di quelle missive "sgrammaticate" - quattro in totale - redatte con l'intenzione di rimandare a un mittente di nazionalità slava. Ma non è tutto. In due telefonate alla figlia di "Gigi Bici" avrebbe mal camuffato la voce fingendosi l'autore dei testi. Forse, un blando tentativo di depistare le indagini? Per certo il comportamento della 44enne è stato ambivalente: dapprima collaborativo poi sfuggente. Una condotta che non è sfuggita all'occhio fulgido della magistratura. Da venerdì mattina, la sedicente fisioterpista è indagata per omicidio e occultamento di cadavere.

Il movente e l'ipotesi della droga

Qual è il movente del delittto? Difficile a dirsi. Al momento, gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi. Anzi, al vaglio degli investigatori ora sembrerebbe esserci anche la pista della droga. Del resto è risaputo che "Gigi Bici" fosse già noto alle forze dell'Ordine e non se la stesse passando granchè bene. Che fosse finito in qualche losco affare? Un'altra possibile ipotesi riguarda il rapporto con Barbara Pasetti. I due si erano conosciuti in estate e, forse, avevano intrecciato una relazione sentimentale. Secondo quanto riporta il Corriere.it, la donna avrebbe chiesto al 60enne di "eliminare" l'ex marito del quale sarebbe stata vittima di "imprecisati maltrattamenti". L'avvocato Irene Anrò, legale della 44enne, ha dialogato con la sua assistita nel carcere di Vigevano: "Si professa estranea ai fatti, è serena e tranquilla".

Lunedì mattina si svolgerà l'interrogatorio di garanzia e allora, forse, salterà fuori la verità.

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