Le giornate celebrative sono 250: anche per l’aquilone e il respiro

Calendario intasato di dediche: non tutte brillano per importanza e serietà

Ormai è difficile trovare una giornata libera per dedicarla a qualche nobile intento. Il calendario è ormai intasato di dediche. Sono tante, quasi una al giorno,a volte addirittura due in una stessa giornata: si contano ogni anno circa 250 giornate celebrative nazionali e internazionali, considerando anche quelle religiose. Si tratta di giornate non festive, ma promosse da organismi pubblici che programmano eventi collegati alla circostanza che si intende celebrare: oggi, ad esempio, si celebra quella contro la violenza sulle donne.

Gli argomenti sono i più disparati e spaziano da temi seri e drammatici (Giornata del Rifugiato, contro l’omofobia, del Disarmo, dei Diritti umani) ad altri decisamente più leggeri: tra le più curiose, si va dalla giornata nazionale del gatto, prevista per il 17 febbraio, a quella mondiale per la salvaguardia delle rane, che si celebra il 27 aprile. Ma c’è anche la giornata della lentezza, il 27 febbraio, e quella dedicata alla risata del 14 maggio, quella degli Ufo organizzata il 3 luglio.

Non manca la giornata della pulizia delle mani, in calendario il 20 ottobre, o ancora quella nazionale dei castelli il 24 maggio e dell’aquilone il giorno dopo, o ancora quelle del respiro e del sollievo rispettivamente il 29 e il 31 maggio.

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