Cronache

La risposta dei genitori della ragazza a Grillo: "Sei ripugnante"

Dopo la difesa di Grillo nei confronti del figlio Ciro, i genitori della ragazza che accusa il 19enne: “Lo spettacolo sul dolore è una farsa ripugnante”

La risposta dei genitori della ragazza a Grillo: "Sei ripugnante"

Dopo la difesa a spada tratta di Beppe Grillo fatta pubblicamente nei confronti del figlio 19enne Ciro, accusato di stupro insieme ad altri tre amici coetanei, ha preso la parola la famiglia della ragazza che ha denunciato i quattro giovani. Il fatto sarebbe avvenuto nell’estate del 2019 nella villa di famiglia del leader di politico, in Sardegna.

La risposta della famiglia della 19enne

In seguito all’arringa con tanto pathos ed enfasi fatta dal comico-politico per difendere il figlio e i suoi amici, la famiglia della giovane italo-svedese ha risposto alle sue parole attraverso una nota diffusa dalla legale della famiglia, Giulia Bongiorno. "Siamo distrutti. Il tentativo di fare spettacolo sulla pelle altrui è una farsa ripugnante. Cercare di trascinare la vittima sul banco degli imputati, cercare di sminuire e ridicolizzare il dolore, la disperazione e l'angoscia della vittima e dei suoi cari sono strategie misere e già viste, che non hanno nemmeno il pregio dell'inedito".

Reazioni si sono avute anche dal mondo politico. Alcune di solidarietà nei confronti del padre difensore, come quelle del reggente M5S, Vito Crimi, o della vice presidente del Senato, Paola Taverna, di Fabio Massimo Castaldo, dell'ex sottosegretario, Gianluca Castaldi e tanti altri grillini o ex, come per esempio Alessandro Di Battista. Altre invece molto negative, come quelle arrivate dalla Lega e ancor più dalla renziana capogruppo di Italia viva, Maria Elena Boschi, che non si è certo risparmiata quando ha attaccato: “Il video di Grillo è scandaloso, usa il suo potere mediatico per assolvere il figlio. Le sue parole sono piene di maschilismo. Quando dice che la ragazza che ha denunciato il figlio per stupro sostanzialmente è una bugiarda perché ci ha messo otto giorni a denunciare, fa un torto a tutte le donne vittime di violenza".

Parole, quelle di Grillo, che non sono certo piaciute neanche alla dem al Senato Simona Malpezzi che le ha paragonate alle pietre, un frasario tipico di chi colpevolizza la vittima e che non può esistere in Italia nel 2021. E neppure alla presidente dei deputati democratici Debora Serracchiani che ha tuonato: "Non c'è amarezza di padre che tenga. Soprattutto se sei influente, non alzi il velo del sospetto sui giudici e non getti l'ombra della colpa su una ragazza che ha denunciato lo stupro". Insomma, l’uscita di Grillo a molti non è piaciuta e lo si vede anche dai commenti sui social.

La difesa del comico nei confronti del figlio

Nel video postato da Grillo su Facebook, il leader del M5s, aveva urlato: “Mio figlio è su tutti i giornali come stupratore seriale insieme ad altri 3 ragazzi... Io voglio chiedere veramente perché un gruppo di stupratori seriali non sono stati arrestati, la legge dice che vanno presi e messi in galera e interrogati. Sono liberi da due anni, ce li avrei portati io in galera a calci nel culo”. E aveva poi chiesto perché non fossero stati arrestati. Perché, a suo dire, si sono resi conto che non è vero niente. Del resto, sempre secondo la sua opinione, si è trattato solo di un gruppetto di ragazzi 19enni che ridono e si divertono saltellando “con il pisello, così...perché sono quattro coglioni”.

Quando la famiglia della 19enne ha udito queste parole, non ha potuto certo tacere.

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