Cronache

Dalla Guardia Costiera molti i dubbi sulla missione Ue contro gli scafisti

Scetticismo dagli ufficiali sentiti dal Guardian. "Le cause profonde non saranno toccate". E chiedono maggiore controllo sulle navi straniere

Dalla Guardia Costiera molti i dubbi sulla missione Ue contro gli scafisti

Sarà l'Italia a guidare l'operazione di contrasto all'immigrazione in arrivo in Europa dai Paesi del Nord Africa. Una missione militare per combattere il traffico che arricchisce gli scafisti, ma che prima ancora di essere dispiegata solleva già interrogativi.

Sono gli ufficiali della Guardia costiera a nutrire qualche dubbio sul piano. Sentito dal Guardian, il capitano Paolo Cafaro sembra certo del fatto che "il problema dell'immigrazione, della gente disperata, non si risolverà con mezzi militari. Cambierà forma - spiega -. Cercheranno altre vie".

Uno scetticismo in cui non è solo. Se infatti è certo che la missione sia "necessaria" per contrastare le organizzazioni criminali e fermare i flussi di denaro che finiscono nelle loro tasche, è sull'effetto sul lungo periodo che ha qualche dubbio in più.

L'altro problema di cui tenere conto è il fatto che i libici non hanno dato la loro benedizione a un intervento contro gli scafi utilizzati per i migranti. La domanda che l'ufficiale si pone è dunque se le marine europee saranno in grado di prendere di mira efficacemente le imbarcazioni.

Gli scafisti hanno da tempo cambiato il proprio modus operandi, riducendo al minimo l'utilizzo di imbarcazioni e sostituendole invece con gommoni più facili da nascondere e più difficili da distruggere.

Un secondo ufficiale della Guardia Costiera, Leopoldo Manna, mette in luce come sarebbe più utile per l'Italia avere un controllo maggiore sulle imbarcazione degli altri Paesi. La britannica HMS Bulwark, spiega, sta tornando a Palermo e ci resterà alcuni giorni. Ma un'analisi delle mappe meteo renderebbe invece più utile spedirla nell'area di crisi.

Lo stesso vale per un'imbarcazione tedesca, che si trova invece nell'area d'intervento. "Ma non è sotto il mio comando", spiega Manna. "È un grande aiuto, ma non posso decidere se rimarrà o si sposterà.

In questo momento, per esempio, l'avrei mandata in porto per un paio di giorni".

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