Guerra ai droni a Forte dei Marmi. Il sindaco: "Li sequestro"

La "tolleranza zero" del sindaco del comune toscano: "Li sequestro"

Guerra ai droni a Forte dei Marmi. Il sindaco: "Li sequestro"

Qualcuno ha pensato di utilizzarli per scovare i venditori abusivi sulle spiagge. Altri per tenere alla larga gli spacciatori di droga da certi quartieri "sensibili". I droni telecomandati sono l'ultima frontiera della sicurezza. Ma, ovviamente, possono essere acquistati da chiunque e utilizzati per altri scopi. Anche solo per divertimento. C'è però chi storce la bocca e dice: sono pericolosi. E così sta montando una vera e propria guerra al drone.

Alcuni giorni fa i vigili urbani di Forte dei Marmi (Lu) sono intervenuti perché un drone stava facendo pericolose acrobazie sulla spiaggia. A chiedere l'intervento delle forze dell'ordine sono stati alcuni cittadini, allarmati dal fatto che l'aeroplanino che volteggiava potesse cadere loro in testa. Quando i vigili sono arrivati sul posto (un noto stabilimento balneare) il drone era già atterrato. Gli agenti della polizia locale si sono limitati ad avvertire il proprietario, che ancora aveva il telecomando in mano, a prestare la massima attenzione.

Il sindaco della nota località balneare versiliese ha deciso di correre ai ripari annunciando la "tolleranza zero": sequestro a scopo preventivo e cautelativo dei droni in movimento sul territorio comunale. L'obiettivo è salvaguardare la sicurezza di persone e cose, anche in vista della stagione balneare ormai alle porte."Sulla base del regolamento Enac per i mezzi aerei, entrato in vigore lo scorso 30 aprile e nell’attesa di novità normative - spiega il sindaco - intendo attivare misure preventive per salvaguardare persone e territorio. Purtroppo, in questo momento l’infinità varietà di modelli, adatti a tutte le tasche e in vendita non solo nei negozi specializzati, ma anche e soprattutto su internet, rendono di difficile applicazione le nuove normative, anche perché la spiaggia con gli stabilimenti balneari si presta a interpretazioni che potrebbero non essere ben chiare. Per questo, chiunque verrà trovato a telecomandare un drone negli spazi aerei del Comune di Forte dei Marmi sarà sottoposto al sequestro del mezzo".

"La nostra maggiore preoccupazione - speiga ancora il sindaco - è la sicurezza, non solo in volo ma anche a terra. È necessario, infatti, che questi oggetti volanti, peraltro di varia dimensione e consistenza, debbano rispettare tutti gli standard di sicurezza e vengano gestiti da persone adeguatamente preparate e in possesso di tutti i requisiti previsti. Inoltre, dovrà essere garantito il rispetto della privacy e della proprietà. Due regole fondamentali per un paese come Forte dei Marmi che vive di turismo e che da sempre fa della discrezione e della sobrietà la sua più importante peculiarità".

Ora, mettiamo da parte un attimo il "caso Forte dei marmi". Le questioni in ballo sono sostanzialmente tre: da un lato c'è il diritto dei cittadini di acquistare e utilizzare i droni, nel rispetto delle regole e senza ledere la libertà altrui. C'è poi un problema sicurezza: è ammissibile che una persona, comodamente sdraiata sulla spiaggia, intenta a prendere il sole o a leggersi un libro, oppure mentre sta nuotando, rischi di essere centrata in testa da un drone sfuggito al controllo del suo "pilota"? Bando alle crociate ideologiche, bisogna considerare anche questo aspetto, assolutamente non secondario. Finire all'ospedale perché qualcuno si sta divertendo con un aeroplanino ignorando i necessari accorgimenti per la sicurezza è inaccettabile. Il cielo, così come le strade, non può essere un Far West: servono regole e controlli, nell'interesse di tutti.

Infine bisogna porre attenzione al discorso privacy. Sui droni, com'è noto, possono essere montate delle piccole foto o videocamere. E un conto è se questi strumenti vengono usati dalle forze dell'ordine, altra cosa se sono impiegati (chissà da chi) per spiarci.

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