Cronache

"Ho sentito rompersi i denti". Così Beatrice è stata aggredita

Il racconto di Beatrice Lucrezia Orlando, la ricercatrice aggredita a Tortora lo scorso 6 agosto. Due giorni prima del fatto, il ritrovamento di alcuni cani denutriti e la discussione con una dei suoi aguzzini

"Ho sentito rompersi i denti". Così Beatrice è stata aggredita

Cominciano ad emergere ulteriori dettagli circa la brutale aggressione avvenuta la settimana scorsa a Tortora (Cosenza), dove la 42enne Beatrice Lucrezia Orlando, ricercatrice senior in economia e innovazione sostenibile dell'università di Ferrara, è stata barbaramente aggredita mentre si trovava per strada.

La donna ha raccontato di essere stata circondata da un gruppo formato da 4 persone mentre si stava recando dal tabaccaio. I suoi aguzzini, capeggiati da una donna con la quale si erano verificati degli screzi nei giorni precedenti, non avevano esitato a scagliarsi contro di lei, fino a lasciarla tramortita a terra. Il caso ha sollevato non poche polemiche, soprattutto dopo che la Orlando ha deciso di postare le foto del proprio volto martoriato su Facebook per denunciare quanto le era accaduto la sera del 6 agosto. In seguito al violento pestaggio, infatti, la donna ha riportato ferite considerevoli, tanto che i medici dell'ospedale San Carlo di Potenza hanno deciso di dimetterla con 24 giorni di prognosi.

Ad occuparsi del caso sono i carabinieri di Paola e di Potenza, che hanno raccolto la denuncia della 42enne. Secondo le ultime dichiarazioni della vittima, ci sarabbe un motivo alla base dell'aggressione. Alcuni giorni prima (4 agosto), infatti, la ricercatrice dell'ateneo di Ferrara aveva discusso con una degli assalitori, prendendo le difese di alcuni cuccioli.

Gli antefatti

"Mi trovavo in vacanza con i miei genitori che hanno una casetta, vicina al mare. Come ogni mattina sono uscita con il mio cane, Charlie, per fare una passeggiata. Ad un tratto, sento dei guaiti provenire da sotto un'auto, posteggiata nei pressi della mia abitazione. Una cagnolina, denutrita, con il collarino, e tre cuccioli, anche loro molto debilitati", racconta la 42enne, come riportato da La Nazione. Compreso lo stato in cui vertevano madre e piccoli, la donna aveva immediatamente deciso di intervenire, soprattutto perché alcuni vicini le avevano spiegato che gli animali erano lì da qualche giorno.

"Contatto l'Enpa, che mi assicura un intervento nel giro di uno o due giorni", spiega la Orlando, che riferisce anche di essersi personalmente occupati dei cani, fornendo loro cibo e acqua. Un gesto che, a quanto pare, aveva scatenato le ire di una dei vicini. Uscita nuovamente di casa, la 42enne si era infatti trovata di fronte una donna dal forte accento napoletano, furiosa per la ciotola d'acqua lasciata, a suo dire, di fronte alla porta della propria abitazione. "Avrei voluto andare subito a sporgere denuncia, mia madre mi ha convinto a lasciare perdere. Anche se, onestamente, quelle urla mi avevano scosso non poco, perché non c'era neppure una spiegazione razionale a quanto stava accadendo", racconta la ricercatrice. Pochi giorni dopo, il 6 agosto, il pestaggio.

Uscita in bici per recarsi dal tabaccaio intorno alle ore 19, Beatrice Lucrezia Orlando si era improvvisamente trovata circondata: "Erano in quattro: la signora dell'aggressione precedente, suo marito, il figlio e la sua fidanzata. La madre mi teneva ferma e mi graffiava, la fidanzata ha preso il telefono con cui io avevo tentato di chiamare soccorsi, il figlio è arrivato da dietro e ha iniziato a riempirmi di pugni, sulla testa sul volto. Aveva anche degli anelli, io ho ancora i buchi sul volto che lui mi ha lasciato". E ancora: "Pugni di una tale violenza che, a un certo punto, ho sentito rompersi i denti. L'ultimo atto: prima di dileguarsi, il figlio mi ha schiacciato con la bici".

La denuncia

Una violenza inaudita, dunque. Ed a peggiorare la situazione, il fatto che nessuno abbia deciso di intervenire per soccorrere la 42enne. Adesso, oltre al dolore ed ai segni delle ferite, rimane una grandissima paura. Paura che non ha comunque impedito alla Orlando di denunciare, malgrado le intimidazioni ricevute.

Gli stessi aggressori, infatti, l'avrebbero minacciata di morte.

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