Cronache

"Ho visto io Denise, chiedeva aiuto": il supertestimone si rivela

Il supertestimone del caso Denise Pipitone si è fatto avanti e ha incontrato il legale Giacomo Frazzitta: parlerà di fronte alla Procura di Marsala?

"Ho visto io Denise, chiedeva aiuto": il supertestimone si rivela

Ha un volto e un nome il supertestimone del caso Denise Pipitone. Questa persona, si parla di un uomo che oggi vive in un comune della provincia di Trapani ma all’epoca della scomparsa risiedeva a Mazara del Vallo, aveva spedito nelle scorse settimane una lettera anonima all’avvocato Giacomo Frazzitta, che segue le istanze di mamma Piera Maggio. Il legale aveva chiesto all’autore della missiva di fare un passo avanti e palesarsi, in modo da agevolare le indagini.

Come riporta Live Sicilia questo passo avanti c’è stato eccome. E l’uomo ha incontrato Frazzitta, a quanto pare nel suo studio e lontano da occhi indiscreti. L’avvocato ha raccontato a poche ore dal ricevimento della lettera come in essa fossero contenuti degli elementi importanti che la rendevano assolutamente credibile: questi elementi non sono mai stati rivelati ai media e quindi solo chi ha effettivamente visto qualcosa avrebbe potuto conoscerli.

L’autore della missiva ha raccontato di aver affiancato un’automobile su cui era stata rapita Denise. Sulla vettura c’erano tre persone oltre la bimba, che piangeva e chiamava la mamma chiedendo aiuto. L’uomo ha affermato di aver visto tutto con certezza, tanto più che la macchina su cui era la piccola aveva il finestrino abbassato. Era il 1 settembre 2004, quasi 17 anni fa: non si sa perché l’uomo non abbia parlato finora, ma è possibile che avesse paura o che conoscesse uno o più dei soggetti coinvolti. L’uomo ora potrebbe testimoniare alla Procura di Marsala, ma ancora non si sa se abbia accettato.

E a questo punto ci si chiede se l’auto in questione non sia la vettura azzurra che nell’ultima puntata di “Chi l’ha visto?” è stata mostrata in immagini satellitari tratte da Google Street View, e che giace abbandonata almeno dal 2017 in una stradina sterrata e periferica di Mazara del Vallo.

La percezione comune è che il caso Pipitone, ora che l’attenzione è altissima, potrebbe giungere a una svolta e al tanto agognato ritrovamento. Ma è ancora troppo presto per dirlo con certezza. E mentre le segnalazioni si moltiplicano - l’ultima giunge dal profilo social di una 29enne brasiliana - è possibile che le indagini riprendano. Ci sono due persone iscritte nel registro degli indagati, ossia Anna Corona, ex moglie del padre naturale di Denise Piero Pulizzi, e Giuseppe Della Chiave, nipote di Battista, l’uomo sordomuto che affermò di aver visto la piccola e di conoscere il tragitto effettuato dai rapitori, almeno stando alle recenti interpretazioni degli esperti Lis.

Le posizioni di entrambi gli attuali indagati sono state in passato archiviate.

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