I giudici ordinano al sindaco di Verona di riconoscere i due papà gay genitori di un bambino

Protesta il ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana: "Impugnare la sentenza"

I giudici ordinano al sindaco di Verona di riconoscere i due papà gay genitori di un bambino

Il sindaco di Verona Federico Sboarina (centrodestra) deve riconoscer i due padri gay di un bimbo nato in Canada da madre surrogata. Glielo ordina la Corte di appello di Venezia, alla quale i genitori del piccolo si erano rivolti per far valere le proprie ragioni.

E i giudici gli hanno dato ragione, come riporta Il Gazzettino.

Protesta, invece, il ministro leghista (e veronese) per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana: "Penso che la necessità per un bambino di avere una madre e un padre sia un presupposto fondamentale e irrinunciabile. E a tal fine il comune fa bene a valutare l’opportunità di impugnare la sentenza. Dico inoltre che sarà mia intenzione combattere la pratica dell’utero in affitto in tutte le sedi opportune, ritenendo la cosa - sia per i bambini sia per la donna - gravemente lesiva della dignità umana".

La coppia

omosessuale, infatti, ha concepito il figlio grazie a un utero in affitto, in Canada, dove la legge sulla maternità surrogata riconosce la doppia paternità, poi non riconosciuta poi dal comune scaligero.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica