Le segnalazioni e i macabri dettagli: si riapre il caso di Polina Kochelenko

S'infittisce il giallo che vede come protagonista l'allevatrice di cani trovata morta nel canale di Valeggio: cosa non torna

Le segnalazioni e i macabri dettagli: si riapre il caso di Polina Kochelenko

Durante l'udienza che ha visto come protagonista la triste storia di Polina Kochelenko, si era parlato più volte di archiviazione del caso stabilendo che la sua morte è avvenuta a seguito di un incidente. La famiglia della 35enne russa, però, non si è mai arresa e oggi è convinta ad andare avanti per capire cosa è realmente successo alla loro figlia.

La vittima esanime è stata trovata a 500 metri da casa sua nella roggia Malaspina, a Valeggio in provincia di Pavia, il 17 aprile 2021, in uno dei canali che costeggiano le campagne. La giovane, addestratrice cinofila, laureata in criminologia, aveva il volto riverso in basso e il corpo galleggiava in pochi centimetri di acqua. I primi dubbi risalgono proprio su questo fatto. Polina Kochelenko era un'abile nuotatrice e a tutti è parso strano che avesse avuto difficoltà a mettersi in salvo.

A dare l'allarme era stata la madre che dal giorno prima non era riuscita a mettersi in contatto con la figlia e perciò aveva chiesto aiuto. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, quel pomeriggio la vittima stava portando i suoi 5 cani a passeggio vicino alla sua abitazione dove non ha più fatto rientro. Dopo varie ricerche da parte delle forze dell'ordine e dell'unità cinofila, il corpo della vittima è stato trovato inerme tra le campagne di Valeggio. Gli animali invece, di cui 3 di razza pastore tedesco di proprietà di un famoso centro cinofilo, presso il quale collaborava come istruttrice, erano scomparsi nel nulla. Questa sparizione si aggiunge ai numerosi macabri dettagli all'interno di questa strana vicenda. Il valore dei cani peraltro è stato stimato per circa 4 mila euro ognuno. Nonostante le continue segnalazioni anche sui social, gli animali sembrano essere svaniti nel nulla.

La procura in un primo momento ha aperto un procedimento penale contro ignoti per omicidio colposo. Successivamente, invece, la causa della morte della 35enne era stata attribuita all'annegamento nel tentativo di salvare due dei cinque cani di 6/7 mesi che, secondo la ricostruzione, erano caduti in acqua. Ipotesi avvalorata anche dall'autopsia sul corpo della vittima. Oggi, invece, il gip Maria Cristina Lapi ha ritenuto ammissibile l’opposizione all’archiviazione da parte della famiglia della Kochelenko anche in riferimento ai numerosi dubbi che ancora aleggiano sul caso.

Ad avvalorare questa decisione è stata anche la segnalazione di un'attenta blogger che ha inviato due esposti in Procura in quanto, seguendo il sito internet che la vittima aveva creato e sul quale scriveva, si è accorta di strani movimenti e di alcune modifiche nel blog. In particolare due post pubblicati dalla 35enne erano stati cancellati dopo la sua morte.

Tante domande senza risposte per i genitori di Polina che hanno chiesto a gran voce alle Istituzioni di non dimenticare la loro figlia, richiesta accolta in quanto la prossima udienza è fissata per il prossimo 6 giugno.

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