Ied, per un giorno nel tempio del Design

La nuova offerta formativa in design dei servizi. E ancora: «Apriti Ied» e il road show «Superfare»

Una data importante, da segnare sul calendario. Giovedì 16 luglio, infatti, in tutte le sedi dell'Istituto Europeo di Design si svolgerà l'Open Day che permetterà ai futuri studenti di entrare e fare subito esperienza nei vari laboratori, toccando con mano le reali possibilità di inserimento nel mondo del lavoro che lo Ied offre attraverso le quattro aree creative che lo compongono: design, moda, visual communication, management e comunicazione. Nel corso della giornata sarà presentata la ricca offerta che il prestigioso istituto mette a disposizione dei suoi iscritti. Si potranno ascoltare le testimonianze di professionisti passati dallo Ied, visitare i laboratori e sarà illustrato il Genius Loci dei luoghi delle diverse sedi, rispecchiando la cultura del territorio che li ospita. Infine, non mancheranno workshop e seminari di approfondimento.

Due le novità di questo Open Day: la mostra «Apriti Ied» che presenta i progetti di tesi realizzati dai diplomati e il road show «Superfare». Ma chi è lo studente tipico dello Ied? Lo presenta il direttore generale, Maurizio Cortese: «È una persona curiosa, tra i 20 e i 24 anni, spinta all'internazionalità, con grande voglia di fare, di mettersi in gioco e valutare le avventure imprenditoriali, innamorato del made in Italy e del design. In 50 anni di attività abbiamo potuto verificare notevoli sbocchi di lavoro sia in Italia, sia all'estero. Ciò vale dopo il triennio, ma anche per coloro che preferiscono specializzarsi attraverso dei Master. Lavoriamo con aziende della moda e del design, anche al di fuori dei confini europei. Per vocazione, sappiamo leggere i tempi e capire anticipatamente le richieste future del mercato. In questo modo, prepariamo professionisti in grado di operare con i nuovi sbocchi. Non a caso, il 90% dei nostri studenti riceve proposte di stage. Tanti, poi, non si fermano al triennio, continuando ad approfondire i propri studi».

Il design, è ancora molto richiesto. «E non solo per i prodotti - aggiunge Cortese - Di recente, in linea con la nostra vocazione di anticipare le richieste del mercato, stiamo sviluppando una nuova offerta formativa in Design dei Servizi. Punteremo sempre di più su questo aspetto, collegando il tema generale ad attività e ambiti commerciali specifici. Per esempio, a Cagliari, dal prossimo anno accademico, partirà il Master in Design dei Servizi per il Turismo. Un corso che nasce per valorizzare il genius loci della Sardegna, la sua vocazione innata al turismo senza, però, sottrarsi all'innovazione. In questo contesto l'intervento del Design diventa il vero vantaggio competitivo per un territorio nel quale la bellezza degli scenari naturali è un dato di fatto, mentre la qualità dell'esperienza di chi li visita è oggetto di innovazione e progettazione».

C'è un segreto nell'insegnamento? «I nostri studenti - confida Cortese - devono essere dotati di capacità, ma anche progettualità. Questo è il modo corretto di approcciare. Non bisogna solo studiare sui libri. Occorre una attitudine al fare e all'eseguire. Noi cerchiamo di insegnarlo.

Molti designer italiani, forti della propria capacità di progettare, hanno costruito aziende affermate a livello internazionale creando prodotti appartenenti a mondi anche molto diversi tra loro».

Perché è importante l'Open Day? «Questa giornata, rappresenta l'occasione principe per conoscere come si lavora all'interno del nostro istituto. Quando si esce dai nostri istituti si è già pronti».

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