Cronache

Imola, albanese forza posto di blocco e fugge contromano a tutto gas

Il fermato, che aveva già diversi precedenti alle spalle, è stato denunciato per resistenza in concorso e per possesso di oggetti atti ad offendere, poichè nella sua auto gli agenti hanno rinvenuto diversi attrezzi da scasso. I 3 complici che erano con lui sono riusciti a far perdere le loro tracce

Imola, albanese forza posto di blocco e fugge contromano a tutto gas

Scene da far west qualche giorno fa ad Imola: un albanese di 27 anni residente a Milano ha dapprima forzato un posto di blocco effettuato da alcuni agenti di polizia locale in via Pisacane, poi è scappato a tutta velocità imboccando strade contromano nel disperato tentativo di sfuggire alla cattura. Secondo quanto riportato dal Resto del Carlino l'albanese aveva attirato l'attenzione delle forze dell'ordine grazie all'aiuto sia del sistema controllo targhe, che aveva rilevato una mancata revisione del veicolo dello straniero, sia di alcune segnalazioni di cittadini dallo spiccato senso civico.

Durante l'inseguimento ad un certo punto il 27enne e altre 3 persone, tutte a bordo dell'auto sospetta, hanno deciso di continuare la loro folle corsa a piedi, separandosi. I vigili, dopo aver scavalcato alcune recinzioni di proprietà private, sono riusciti a mettere le mani sull'albanese, mentre i complici sono riusciti almeno al momento a far perdere le loro tracce.

Successivi controlli hanno fatto venire a galla che il fermato, sulla cui testa già pendevano diversi precedenti di polizia, teneva nascosti all'interno dell'auto diversi attrezzi da scasso, quali un piede di porco ed un flessibile elettrico. Questo materiale ha portato gli inquirenti a pensare che i 4 fossero i componenti di una banda dedita ai furti in appartamento. L'albanese, espletate le formalità di rito, è stato denunciato a piede libero per il reato di resistenza in concorso e possesso di oggetti atti a offendere.

L'assessore alla sicurezza del comune di Imola, Andrea Longhi, ha commentato così la notizia: "La segnalazione precisa, meritoria e attenta di alcuni cittadini che in passato avevano notato l’auto sospetta è stata determinante, unitamente alla tecnologia dei varchi stradali con telecamera che sono di grande ausilio per le forze dell’ordine e per la comunità. Il ricorso a tecnologie quali quelle per la lettura targhe è indispensabile per contrastare la microcriminalità e rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini. L’uso della videosorveglianza in genere è comunque, senza dubbio, strettamente connesso all’innovazione normativa degli ultimi tempi – osserva ancora Longhi – che ha attribuito ai sindaci specifiche competenze volte a garantire l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana.

In questa ottica, a livello locale sono stati acquistati droni che potranno essere usati come ausilio nei rilievi stradali, ma anche per monitorare ad esempio le piene del fiume o per altre esigenze di protezione civile senza escludere operazioni di polizia giudiziaria".

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