Importo illegale di alcol: in Campania la base dell’organizzazione criminale

La Procura del Tribunale di Napoli Nord ha scoperto un’evasione delle accise per 20 milioni di euro. Fiumi di vodka, rhum e whisky venivano trasportati e smerciati illecitamente da una nazione all’altra

Pixabay
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Sono state eseguite questa mattina venticinque misure cautelari (tredici arresti in carcere, dieci arresti ai domiciliari e due obblighi di presentazione) nei confronti di indagati residenti in diverse città d’Italia. È stata sgominata dalla Guardia di finanza di Caserta un’organizzazione criminale internazionale che importava in maniera illegale grandi quantità di alcol.

La Procura del Tribunale di Napoli Nord ha scoperto un’evasione delle accise per 20 milioni di euro. Fiumi di vodka, rhum e whisky venivano trasportati e smerciati illecitamente da una nazione all’altra. Ammontano a 4,3 milioni i litri di alcol venduti in nero in Italia e nord Europa.

I finanzieri, oltre agli arresti, hanno sequestrato anche beni per 80 milioni di euro. La base dell'organizzazione era collocata a Napoli e Caserta, ma le sue ramificazioni sono state individuate tra centro e nord Italia e anche in Paesi comunitari e fuori Unione europea, come Azerbaijan e Serbia.

I due capi del gruppo sono risultati residenti nelle province di Caserta e Avellino.

Un mese fa un’altra maxi operazione sul contrabbando di alcol è stata effettuata a Udine. In quel caso erano coinvolti 17 Paesi europei, con un’evasione fiscale di 80 milioni di euro. 20 furono le misure cautelari.

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