Cronache

Inclusione e attenzione verso i dipendenti: JTI Italia si conferma un'eccellenza

JTI Italia è Top Employer per il 12esimo anno di fila. Il prestigioso riconoscimento, ottenuto anche a livello globale, conferma l’impegno dell’azienda nel garantire ai propri dipendenti le migliori condizioni di lavoro

Inclusione e attenzione verso i dipendenti: JTI Italia si conferma un'eccellenza

Un impegno costante nel prendersi cura del benessere dei dipendenti e nel creare un ambiente lavorativo rispettoso e inclusivo. Sono questi i pilastri chiave riconosciuti per il dodicesimo anno consecutivo a Japan Tobacco Italia (JTI), certificata Top Employer in Italia dal Top Employers Institute.

I traguardi raggiunti da JTI

La certificazione nazionale, che potrebbe da sola essere motivo di profondo orgoglio, si affianca a quella ottenuta a livello globale; per il 2022 - e per l'ottavo anno - JTI è stata infatti inclusa nei Global Top Employers, un palcoscenico condiviso con appena altre dieci aziende al mondo. Ma non è finita qui, perché bisogna citare anche il raggiungimento di un altro importante traguardo raggiunto da JTI. L'azienda è stata confermata per il terzo anno consecutivo Top Employer in tutte e sei le regioni in cui opera (Europa, Nord America, America Latina, Asia Pacifico, Medio Oriente e Africa) e ha aggiunto altri due paesi alla rosa di premi, diventando Top Employer 2022 in ben 66 nazioni sparse in tutto il mondo.

I premi conseguiti da JTI sono stati assegnati dal citato Top Employers Institute, ovvero il più prestigioso ente certificatore delle eccellenze nelle risorse umane. Alla base dei risultati raggiunti troviamo il lavoro svolto sulle pari opportunità in azienda, già riconosciuto da EY nel novembre 2021 con l’assegnazione di uno dei primi certificati Global Equality Standard (GES). Inoltre, è stato premiato l'impegno dimostrato verso il benessere dei dipendenti, con iniziative come il congedo parentale di 5 mesi per tutti i neo-genitori e le nuove misure di lavoro flessibile adottate nel 2021; il programma di empowerment femminile TOGETHER e l’approccio d’avanguardia all’inclusione delle persone LGBT+.

"Motivo di grande orgoglio"

Non può che essere soddisfatto Gian Luigi Cervesato, Presidente e Amministratore Delegato di JTI Italia, che ha sottolineato come i dipendenti dell'azienda siano al centro di ogni attività. "È davvero motivo di enorme orgoglio vedere confermata ancora una volta la bontà del nostro lavoro. Ci impegniamo attivamente per garantire ai nostri dipendenti il miglior ambiente di lavoro possibile. Essere nella top ten delle aziende italiane certificate da Top Employer, con una crescita che quest’anno ci ha portati dal quattordicesimo al settimo posto, è un risultato che ci riempie di soddisfazione, soprattutto in un anno difficile come il 2021, in cui abbiamo continuato a fare il massimo per il benessere delle nostre persone", ha aggiunto lo stesso Cervesato.

A proposito dell'anno appena trascorso, JTI ha puntato ufficialmente su nuove modalità di lavoro agile, che prevedono fino al 50% di lavoro da remoto e fino a 10 giorni dall’estero per tutti i dipendenti. La pandemia ha sicuramente accelerato il cambiamento, ma dietro alla "new way of working" di JTI c’è innanzitutto una trasformazione culturale che ha messo al centro i risultati e la fiducia reciproca. Un simile approccio è ulteriormente rafforzato dal portale Life, e cioè da una piattaforma nella quale i dipendenti possono trovare tutte le iniziative di welfare aziendale, per menzionarne alcune: il supporto psicologico gratuito 24/7 (per loro e la loro famiglia), consulenza finanziaria personalizzata, iniziative di beneficenza e accesso a corsi di fitness online.

Nei prossimi anni, JTI continuerà a procedere su questa strada, concenetrandosi sul benessere dei dipendenti adattando e migliorando l'ambiente di lavoro, sia in ufficio che a casa, e lanciando numerose iniziative di team building a distanza, con una particolare attenzione allo sviluppo personale e a un sano equilibrio tra lavoro e vita privata. È infine fondamentale sottolineare l'interesse dell'azienda nel dare opportunità ai giovani talenti, in modo tale da formarli e coltivarli. Ricordiamo che JTI si affida, ormai da anni, alla sua "Make it Bright Challenge", in cui studenti di tutto il mondo competono con le loro idee per ottenere uno stage in azienda e una potenziale futura assunzione.

Intervista a Yassine Kabbaj, People & Culture Director di JTI Italia

Per capire qualcosa in più del succcesso ottenuto da JTI Italia abbiamo intervistato Yassine Kabbaj, People & Culture Director di JTI Italia.

Come ha fatto JTI a ottenere tutti i riconoscimenti citati nell'articolo? Qual è la chiave del successo?

"La chiave è certamente mettere al centro le persone e i loro bisogni, mettendole nelle condizioni di dare sempre il loro meglio. Tutto quello che facciamo è orientato a far sì che i nostri dipendenti possano lavorare nel migliore dei modi: non ha senso promuovere il lavoro da remoto, se poi non si forniscono alle persone gli strumenti giusti per poter fare bene il proprio lavoro tanto da casa quanto in ufficio. Fondamentale è poi creare una cultura di fiducia reciproca, e che tutti sentano di avere pari opportunità. In questo senso abbiamo sempre voluto andare oltre gli standard, ad esempio con la nostra policy che prevede un congedo parentale retribuito per ben 5 mesi per tutti i neo-genitori. La resilienza e il livello di impegno mostrato dai nostri dipendenti durante la pandemia ci conferma nella bontà della nostra visione, che va incontro alle esigenze di una moderna forza lavoro multigenerazionale, diversificata e inclusiva".

In che modo è stato possibile creare un ambiente di lavoro agile e attento ai bisogni dei dipendenti?

"Il percorso di preparazione di JTI è iniziato prima della pandemia, quando tutte le nostre aree e funzioni hanno adottato cambiamenti volti a rendere le nostre operazioni più agili, veloci ed efficienti. La nostra organizzazione è diventata più snella, con l’eliminazione di stratificazioni inutili e l’adozione di metodi di controllo adeguati riguardo la gestione delle persone. I nostri processi decisionali ne sono usciti rafforzati. Un’attenzione particolare è stata data al chiarire ruoli, responsabilità e modalità di interazione tra noi. Questo ha portato quella chiarezza necessaria, soprattutto per lavorare da remoto. Ma anche questo non era sufficiente da solo per raggiungere il livello di agilità che desideravamo nel nostro nuovo modo di lavorare. La parte veramente critica è infatti quella culturale, su cui come azienda abbiamo messo tantissimo impegno. Riteniamo infatti che metodologie e tecnologie funzionino solo se in azienda ci sono team che si sentono in controllo del loro lavoro e pienamente responsabili. Per questo abbiamo portato a termine 2000 ore di sessioni di coaching sull’empowerment, ossia la presa di consapevolezza del proprio potenziale e della propria capacità di portare a termine gli obiettivi".

Yassine Kabbaj JTI Italia

Accanto al caposaldo dell'inclusività, l'azienda continuerà a offrire opportunità ai giovani talenti. Quanto è importante saper coltivare le prossime generazioni?

"È fondamentale, perché il successo delle aziende sarà dettato in gran parte dalla capacità di attrarre con costanza i migliori talenti sul mercato. Con la nostra “Make It Bright Challenge”, la cui edizione 2021 ha visto la partecipazione di oltre 8.000 candidati da 30 paesi diversi, facciamo sì che ogni anno migliaia di ragazzi possano usare la loro creatività per cercare di risolvere problemi di business reali, e per i migliori di loro c’è un’immediata possibilità di inserirsi in azienda. Mi fa piacere sottolineare, tra l’altro, che negli ultimi 2 anni i vincitori del concorso italiano sono entrati nella top 3 globale, l’anno scorso al terzo posto e nel 2020 addirittura come vincitori assoluti. In generale, sappiamo quanto le nuove generazioni siano attente proprio a valori come quello dell’inclusività, quindi essere pionieri in questo senso ci assicura di poter attrarre spontaneamente tante nuove risorse di qualità. Non è un caso che già ora quasi il 50% della nostra forza lavoro abbia meno di 40 anni".

JTI continuerà a percorrere questa strada. Che cosa dobbiamo aspettarci nell'immediato futuro?

"La direzione che abbiamo intrapreso è quella giusta, come dimostra il fatto che quest’anno JTI Italia sia passata alla settima posizione nel ranking nazionale Top Employer, dopo il già ottimo quattordicesimo posto dell’anno scorso. Tanto possiamo ancora fare su molti aspetti, come la leadership femminile, che sarà sicuramente un elemento su cui ci concentreremo nei prossimi anni. Già nell’ultimo biennio oltre il 56% delle nostre nuove assunzioni hanno riguardato donne, e stiamo preparando le manager che nel prossimo futuro guideranno l’azienda.

Certamente poi le esigenze delle persone cambiano velocemente, come questi ultimi due anni hanno dimostrato, per cui la sfida sarà rimanere sempre al passo con i nuovi bisogni e le best practice che si evolveranno nel corso del tempo".

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