Sono trentanove le persone in arresto a Roma nell'ambito di un'operazione antidroga condotta dai carabinieri e dalla Dda, durante la quale è finito sotto indagine anche Francesco Tagliaferri, avvocato, consigliere ed ex presidente della Camera penale di Roma.
Nell'ordinanza del gip Maria Paola Tomaselli si legge che deve rispondere per favoreggiamento personale continuato. Ci sono elementi per dire che "Giacomo Cascalisci, capo indiscusso dell’organizzazione, si servisse dell’avvocato per acquisire informazioni in merito all’arresto di sodali, al chiaro fine di conoscere le contestazioni, gli elementi di prova, le eventuali dichiarazioni rese in sede di interrogatorio".
"È altresi evidente che di tutto ciò l’avvocato Tagliaferri - prosegue ancora il gip - era perfettamente consapevole: era cioè ben conscio di fornire al capo del sodalizio un contributo che nulla aveva a che fare con il mandato professionale.
Mandato che, comunque, formalmente non gli conferiva Cascalisci e che nel caso di specie non gli era stato proprio conferito». In un altro passo del provvedimento restrittivo, il gip scrive che «la tutela legale dei soggetti intranei al sodalizio è affidata da Cascalisci in via pressochè esclusiva all’avvocato Tagliaferri".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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