Iniettava aria in vena ai pazienti: preso a Catania il "barelliere killer"

Arrestato il "barelliere killer" che uccise almeno tre anziani in fin di vita per "venderli" a pompe funebri legate alla mafia

Iniettava aria in vena ai pazienti: preso a Catania il "barelliere killer"

È stato arrestato il "barelliere killer" che ha ucciso almeno tre persone a bordo di un'ambulanza per "venderle" alle pompe funebri per 300 euro.

I carabinieri di Paternò (Catania) hanno infatti arrestato il 42enne Davide Garofalo, accusato di aver iniettato aria in vena a tre persone (un 57enne e due 90enni). I pazienti - tutti malati terminali - sarebbero stati uccisi nel trasporto dall'ospedale di Biancavilla alla loro abitazione dopo le dimissioni perché in fin di vita. L'uomo dovrà rispondere di omicidio volontario con l'aggravante di aver agevolato le attività illecite di tipo mafioso del clan "Mazzaglia-Toscano-Tomasello" di Biancavilla e del clan Santangelo di Adrano. Contestata anche l'aggravante per "avere agito con crudeltà verso le persone, di avere approfittato delle circostanze di tempo e di luogo tale da ostacolare la pubblica e privata difesa e di avere commesso il fatto con abuso di prestazione d'opera".

L'inchiesta era stata avviata meno di un anno fa dalla procura della Repubblica dopo le dichiarazioni di un pentito che alla trasmissione "Le Iene" aveva raccontato del caso.

I casi sarebbero iniziati nel 2012 a ll'insaputa dell'ospedale e dei medici. Le vittime accertare per ora sono tre, le indagini riguardano oltre 50 casi. Di questi, in dieci sarebbero state riscontrate responsabilità e tre sono stati imputati a Garofalo.

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