Inps, lettere con ricalcolo ai pensionati: "Restituite le somme"

Diverse lettere sono state inviate dall'Inps a migliaia di pensionati per alcuni errori nell'erogazione degli importi sugli assegni

Inps, lettere con ricalcolo ai pensionati: "Restituite le somme"

Allarme tra migliaia di pensionati. In tanti stanno ricevendo in questi giorni diverse lettere da parte dell'Inps in cui in sostanza vengono chieste indietro alcune somme che per errore sono state erogate sugli assegni. Insomma diversi pensionati avrebbero ricevuto di più rispetto a quanto dovuto. E dunque con alcune lettere l'istituto nazionale di previdenza sociale sta cercando di recuperare le somme. Ma vista la mole di lettere, quanto accaduto, come sottolinena la federazione dei pensionati di Confesercenti, la Fipac, potrebbe trasformarsi in una sorta di emergenza sociale. Di fatto la comunicazione inviata da Inps recita così: "Ci dispiace, ma da un più attento esame della sua posizione, ci risulta che lei abbia percepito, a titolo di pensione, somme maggiori rispetto a quanto dovuto, per l’ammontare di euro …, pertanto La invitiamo a restituire gli importi percepiti indebitamente nel più breve tempo possibile”. Il caso, raccontato qualche giorno fa da LaVerità, ha allarmato e non poco migliaia di anziani che ricevono mensilmente l'assegno per la pensione. Le cifre da restituire sono di fatto variano da un minimo di 700 euro ad un massimo di 56mila euro. Cifra questa che potrebbe comunque creare non pochi problemi ad un pensionato. Cosa fare dunque nel caso in cui ci si trovi in una condizione simile? Di fatto nel caso in cui l'erogazione delle somme sia avvenuto per un errore da parte dell'Istituto bisogna dimostrare che a sbagliare si stata l'Inps e quindi, solo con questa circostanza, scatta il non-rimborso.

Inoltre bisogna dimostrare che il pensionato stesso non sia a conoscenza, come sottolinea laleggepertutti.it, di tutti i fattori che incidono sulla misura e sul diritto alla pensione. Per quanto riguarda la restituzione degli importi, questa può avvenire tramite una compensazione con crediti, con trattenute sull'assegno oppure con pagamento con rimesse di denaro.

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