Inter-Napoli, arrestato l'ultrà che ha ucciso Belardinelli. Ha legami con la camorra

La Digos ha svolto un lungo lavoro sui filmati delle telecamere: l'ultrà del Napoli avrebbe investito volontariamente Daniele

Inter-Napoli, arrestato l'ultrà che ha ucciso Belardinelli. Ha legami con la camorra

Si chiama Fabio Manduca, ha 39 anni ed è accusato di omicidio volontario per quanto riguarda il caso Belardinelli, al termine della sfida tra Inter e Napoli lo scorso 26 dicembre. Questa mattina gli agenti della Digos gli hanno messo le manette nella sua casa a Napoli. L'ordinanza di custodia in carcere nei confronti dell'ultrà napoletano è stata firmata dal gip di Milano Guido Salvini nell'inchiesta della Digos, coordinata dall'aggiunto Letizia Mannella e dai pm Rosaria Stagnaro e Michela Bordieri. Proprio la procura di Milano, ora diretta da Greco, ha coordinato le indagini per l'arresto dell'impiegato in una ditta di pompe funebri, che a suo carico aveva una serie di precedenti.

Il lavoro della Digos

In questi mesi nel corso delle indagini aveva scelto sempre di avvalersi della facoltà di non rispondere. Secondo le accuse l'uomo alla guida Renault Kadjar avrebbe accelerato mentre un gruppo di sostenitori interisti stava invadendo la strada: nello specifico il 39enne avrebbe puntato un gruppo di rivali investendo volontariamente Belardinelli, passando sopra il suo corpo e poi proseguendo la regolare marcia.

Grazie al lungo lavoro svolto dalla Digos sui filmati delle telecamere della zona è stato possibile individuare l'investitore. Non sono tuttavia mancati altri elementi che hanno portato in tale direzione: gli esiti di alcune perizie biologiche e anche sulle condizioni del mezzo che venne sequestrato, le intercettazioni telefoniche e l'incrocio delle versioni rese da alcuni indagati per gli scontri.

Sulla sua pagina Facebook vi sono continui riferimento a Gomorra; inoltre è recente un post della pagina "O' sistema" contro i pentiti di mafia con le parole di

Raffaele Cutolo, il fondatore e leader della Nuova camorra organizzata. Un riferimento anche al procuratore Francesco Greco, che - a detta del camorrista - nel '94 avrebbe provato a convincerlo a pentirsi.

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