Cronache

La frase choc: "Quando gli israeliani uccidono migliaia di palestinesi non è terrorismo?"

Abbiamo intervistato l'imam della Casa della Cultura islamica sul caso di Silvia Romano, in particolare sulla questione del velo e sulla classificazione di gruppi terroristici di matrice islamista con dichiarazioni choc

La frase choc: "Quando gli israeliani uccidono migliaia di palestinesi non è terrorismo?"

Il caso della liberazione di Silvia Romano, la cooperante sequestrata da al-Shabab e rientrata in Italia domenica 10 maggio, continua a far discutere sia sul piano politico che mediatico. C'è chi critica duramente la conversione della ragazza e le modalità con cui è stata effettuata, dubitando che si sia trattato di un processo spontaneo e c'è poi chi la difende, con certi ambiti della vasta e plurale comunità islamica italiana che la invitano anche in moschea.

Vi è poi tutta la polemica su un riscatto che sarebbe finito nelle tasche del gruppo jihadista di al-Shabab, responsabile di un attentato perpetrato esattamente una settimana dopo nel quale sono rimasti uccisi il governatore di Mudug, l'autista e due guardie del corpo. In ultimo, ha scatenato polemiche anche l'abito con il quale Silvia Romano è scesa dall'aereo dell'intelligence. Molti si sono infatti chiesti perchè la ragazza abbia deciso di tenerlo. L'antropologa somala Maryan Ismail ha messo in evidenza come non si tratti di un abito tradizionale delle donne somale ma piuttosto di un indumento imposto da al-Shabab alle donne somale e dunque legato all'organizzazione terroristica, anche per colore.

Mahmoud Asfa, imam della Casa della Cultura islamica di via Padova 144 a Milano, già premiato con l'Ambrogino d'Oro, ha invece affermato in un'intervista di La7 che si tratta di un abito tipico di alcune zone della Somalia. Nell'intervista l'imam ha poi giustamente criticato i gruppi che fanno la guerra e attuano il terrorismo in nome dell'Islam; abbiamo dunque contattato il Dr. Asfa per un'intervista e lui ha gentilmente accettato di parlare con noi non solo sulla questione di Silvia Romano, ma anche dei gruppi islamisti che attaccano Israele.

L’antropologa somala Maryan Ismail sostiene che l’abito che portava la Romano quando è scesa dall’aereo è imposto da al-Shabab alle donne somale e dunque correlato all’organizzazione terroristica, mentre lei afferma che è un vestito tipico di certe zone della Somalia; sarebbe dunque interessante comprendere questa differenza di vedute, ci può spiegare?

Andiamo a vedere un programma televisivo sulla questione della donna in Somalia e vediamo com'è vestita; non posso certo dire che si tratta di un vestito legato a un'organizzazione terrorista. Se guardiamo le immagini della Somalia notiamo che molte donne portano quel tipo di vestito, dunque è tradizionale. Inoltre le donne che appartengono al gruppo terroristico hanno il viso coperto, mentre Silvia aveva un bel viso scoperto e sorridente. Poi, il fatto che Maryan Ismail sia somala cosa vuol dire? Io sono giordano ma non significa che devo conoscere perfettamente cosa mettono le donne giordane oppure somale. E' evidente che la maggior parte delle donne somale veste in quel modo; allora cosa dovremmo dire? Che il 90% delle somale sono terroriste? E' una follia.

Quindi se la Romano avesse avuto il viso coperto sarebbe stato un altro discorso?

In quel caso potrebbe essere. Sarebbe segnale di una visione più radicale e conservatrice perchè l'Islam non impone alla donna di coprirsi il viso.

Non pensa che il velo integrale possa essere un indicatore un po’ limitato e riduttivo per classificare un eventuale profilo radicale? Vi sono figure jihadiste femminili come Samantha Lewthweite, Hayat Boumeddiene e Naida Asiyalova che non portavano necessariamente il velo integrale.

No, ma io non intendo che tutte le donne che si coprono il viso appartengono all'Islam radicale, dico però che l'Islam non lo impone. La donna deve chiaramente vestirsi in modo dignitoso e col velo, ma con il viso scoperto, come le suore. Se poi la donna decide di coprirsi il viso allora vuol dire che magari ha abbracciato una visione più conservatrice e radicale, ma non posso dire che l'Islam impone alla donna il viso coperto.

Ci sono però una serie di direttive impartite dall’imam Yusuf Qaradawi dove indica che una donna ha il diritto di indossare il velo integrale (niqab) e l’opinione che sia obbligatorio è accettabile in quanto vi sono sufficienti elementi per supportare tale teoria, aggiungendo che bisogna però rispettare anche l’opinione secondo cui il velo che lascia scoperto il viso (hijab) sia sufficiente. Questo non può creare confusione?

No, assolutamente. La donna può vestirsi a modo suo, come preferisce, purchè in maniera dignitosa in modo da non venire guardata da questi maschi che hanno gli occhi sempre in giro. Non è vero che la donna non può mettersi i pantaloni o una maglia, l'Islam non ha mai guardato a queste cose. L'Islam non obbliga ne la donna e neanche l'uomo a vestirsi in un certo modo, ad esempio, se io mi metto i pantaloni e la cravatta divento automaticamente occidentale? Se invece mi metto la tunica allora sono musulmano. No, non funziona così.

Lei sostiene che Silvia Romano sia stata attaccata per islamofobia. Non potrebbe essere che molti italiani si siano arrabbiati a causa dei milioni pagati a un’organizzazione terroristica mentre tantissime persone non hanno neanche visto i 600 euro promessi dal Governo e rischiano di veder fallire le proprie attività?

No, non voglio entrare in questi dettagli perchè non ho gli elementi per dire se è stato pagato un riscatto oppure no. Apprezzo il lavoro fatto dall'intelligence italiana e dal Governo per portare a casa Silvia Romano sana e salva. Non tutti i Paesi fanno così.

C’è però chi critica la cosa perché pagando si finanziano le organizzazioni terroristiche, corretto?

Ripeto, non ho gli elemento per poter dire che è stato pagato un riscatto.

Così ha detto al-Shabab in un’intervista a Repubblica...

Io non ho sentito queste dichiarazioni, poi sinceramente non guardo a questi dettagli. L'importante è che Silvia sia tornata a casa dai genitori.

Lei giustamente ha detto in un’intervista di La7 “io non capisco quando un gruppo si identifica come islamico e poi va a rapire le persone, oppure a fare le guerre o terrorismo, questo non ha a che fare con la religione ”. Questo solleva tutto un problema legato alla definizione di questi gruppi che spesso non sono riconosciuti ad unanimità dai vari Paesi come “terroristici”. Pensa la stessa cosa di altri gruppi jihadisti come Hamas, Hizbullah o Hayyat Tahrir al-Sham?

Il Corano dice "chi uccide una persona innocente è come se avesse ucciso tutta l’umanità e chi riesce a salvare un’anima, un essere umano, è come se avesse salvato tutta l’umanità". Questo posso dire. Poi io non posso mettermi ad accomunare tutti i gruppi del mondo dicendo che uno è buono e l'altro no. Silvia Romano è andata a lavorare come volontaria nel campo umanitario ed è stata rapita. Non posso dire che questo gruppo rappresenta l'Islam perchè l'Islam non lo accetta. Chi fa queste cose può essere giustificato secondo lei? Non riesco a capire.

Certamente no. La sua posizione è chiara. Mi chiedevo se questo concetto possa essere applicato anche ad altri gruppi che fanno guerra in nome dell’Islam come Hamas o Hizbullah?

Lasci stare Hamas e Hizbullah. Perchè dobbiamo mescolare tutto? Io sto parlando di al-Shabab che ha sequestrato una persona e adesso lei mic hiede di Hamas e Hizbullah? Cosa c'entra?

Anche Hamas e Hizbullah fanno guerra in nome dell'Islam e perpetrano sequestri. Avera Mengitsu e Hisham al-Sayed sono due civili israeliani, tra l'altro con problemi mentali, in mano a Hamas.

Io non voglio entrare in questi problemi perchè ogni questione è differente. Secondo lei quello che ha ucciso 57 persone e ferito 200 negli Stati Uniti allora? Perchè i media non hanno detto che è un terrorista? Io l'ho sentito al telegiornale quando hanno detto che è un attentato di natura non terroristica. Gli attacchi sono terroristici solo quando sono islamici?

Guardi, lei ha giustamente detto che ci sono gruppi che fanno guerra e terrorismo in nome dell'Islam, riferendosi ad al-Shabab. Io le chiedo semplicemente se è un discorso che può essere esteso anche ad altri gruppi, i più noti, tipo appunto Hamas, Hizbullah, ma anche Jabhat al-Nusra/Hayyat Tahrir al-Sham, giusto per citarne alcuni. Tutto lì.

Le ho già citato il versetto coranico. Uccidere persone innocenti non è ammesso nell'Islam. Il Corano è il riferimento per il musulmano. Chi fa queste cose non è a posto. Però non mi dica queste cose, io non so chi è Jabhat al-Nusra, non conosco questi gruppi. Non posso mescolare tutto per la questione di Silvia Romano. Dobbiamo tirare fuori anche tutto quello che succede in Afghanistan? Al-Qaeda? Al-Shabab è èarte di al-Qaeda, allora è chiara la questione. Perchè dobbiamo mescolare tutto con gli altri gruppi? Lei mi ha fatto una domanda su Silvia, perchè tirare fuori Hamas e Hibullah?

Sono tra i gruppi più attivi e fanno guerra in nome dell'Islam...Hamas è l'acronimo di Ḥarakat al-Muqawamah al-Islamiyyah (movimento di resistenza islamico), Hizbullah significa "partito di Dio".

No no, è un po' diverso, Hamas è un'organizzazione riconosciuta in tutto il mondo arabo musulmano che sta lottando per la liberazione del suo Paese.

E' nella black list di Stati Uniti, UE, Canada...

Conosco bene Hamas e il suo lavoro, lo conosco benissimo anzi. Io ho già detto che uccidere le persone innocenti non va bene. Non è accettabile nell’Islam. Però lei mi deve dire anche quando l’esercito israeliano uccide i bambini nelle loro scuole in Palestina e uccide delle persone innocenti; lo deve dire se questo è un lavoro terroristico o un lavoro umano. Voi non potete condannare l’occupazione israeliana nei territori occupati. Io condanno l'uccisione di civili, ma quando gli israeliani uccidono migliaia di palestinesi non è terrorismo? Voi non potete pronunciare che Israele fa terrorismo perché avete paura.

Ricordo articoli piuttosto critici per quanto riguarda i bombardamenti israeliani, anche recentemente in territorio siriano su postazioni di Hizbullah e dell'esercito governativo siriano.

Va bene, ma lasciamo stare, stavamo parlando di Silvia.

Le faccio un'ultima domanda su Silvia allora. La Romano è stata tirata al centro di polemiche un po’ da tutte le parti. C’è chi l’accusa, chi la invita in moschea. Non sarebbe forse il caso di lasciarla tranquilla in modo che possa “decomprimersi” e riprendere la sua vita? Cosa ne pensa poi del video fatto da esponenti da vari membri della comunità islamica per invitare Silvia in moschea?

Io ho detto fin da subito di lasciare in pace questa ragazza. Di lasciarla tranquilla con la sua famiglia. Ha già sofferto per 18 mesi, ora deve subire altro anche in Italia? Per quanto riguarda il video, non mi riguarda. Io faccio il mio lavoro e sono responsabile solo di quello.

Perfetto, ha altro da aggiungere?

No, assolutamente niente.

Nell'intervista però non tirate fuori la faccenda degli altri gruppi.

Commenti