"Una pena certa, senza sconti dovuti alla notorietà del personaggio. Anzi, occorre tenere conto della recidiva. In passato la sospensione della patente, ora un incidente mortale. Siamo davanti ad un omicidio stradale che non ammette sconti, ma va trattato per ciò che è. Ribadiamo: non vogliamo una pena esemplare, ma una pena certa". Sono queste le prime parole usate dall'avvocato Domenico Musicco, presidente della Onlus Avisl, Associazione vittime incidenti stradali, per commentare quanto accaduto a Domenico Diele, l'attore che ha investito e ucciso una donna di 48 anni, Ilaria Dilillo, che rientrava a casa in scooter dopo aver trascorso una serata con alcuni amici. Dopo l'incidente Diele è stato trasportato all'ospedale di Salerno dove è risultato positivo sia ai cannabinoidi che agli oppiacei. Non avrebbe dovuto mettersi alla guida perché gli era stata sospesa la patente proprio per guida sotto l'effetto di stupefacenti. Intanto in un'intervista al Corriere della Sera, l'avvocato milanese Jacopo Pensa fa alcune ipotesi.
"Con la nuova legge, la pena va da 8 a 12 anni. Che sono aumentati fino a un terzo nel caso in cui il conducente abbia la patente revocata o sospesa". Infine il film che stava girando adesso suona come una beffa: "Una vita spericolata".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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