Aveva discusso con il fidanzato sul treno, lui è sceso con la bicicletta e lei l'ha seguito per parlare. Dopo essere risalita sul convoglio, però, ha forzato la maniglia aprendo la porta come se fosse un caso di emergenza prima di restare incastrata con il piede ed essere trascinata per 150 metri sulle rotaie.
È questo quello che è successo a Izabella, la giovane sedicenne promessa del volley travolta venerdì dal treno a Parona sotto gli occhi del fidanzato Michele, di 20 anni. La ragazza aveva lasciato Bergamo dove viveva con il padre ed era stata affidata dal tribunale dei minori di Milano a una casa famiglia di Vigevano.
"Iza era il mio angelo, le avevo ridato il sorriso", dice adesso lui, come riporta il Corriere della Sera. È sconvolto, non riesce a uscire da casa dal giorno della morte della giovane. Ancora sotto choc ha spiegato così ai carabinieri la dinamica dei fatti.
La Polfer afferma che la ragazza è saltata giù dal treno quando questo era ripartito.Intanto mercoledì mattina verrà eseguita l'autopsia all'Istituto di Medicina legale dell'università di Pavia. Poi il corpo sarà consegnato alla famiglia per i funerali.
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