
L'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è pronto a scendere in campo alle elezioni regionali in Campania. Il nodo sarà sciolto nelle prossime ore. A quanto risulta al Giornale - Sangiuliano dovrebbe accettare la richiesta, avanzata dal candidato di centrodestra Edmondo Cirielli, di guidare la lista di Fratelli d'Italia a Napoli. Per il neo corrispondente della Rai da Parigi si profila la casella di capolista di Fratelli d'Italia. Dopo smentite e mezze conferme, sembra giunta l'ora per ritorno all'impegno politico per l'ex ministro. Un'operazione benedetta da Arianna Meloni, che potrebbe dare la spinta decisiva al candidato meloniano Cirielli. Da ministro, Sangiuliano ha messo in campo numerosi progetti per la città di Napoli. Dall'Albergo dei Poveri ai progetti per la Floridiana, Capodimonte. Ieri dai suoi profili social ha difeso Napoli dagli insulti di Francesca Albanese: "I napoletani da sempre sono grandi lavoratori, con il loro impegno e dedizione, a cui aggiungono visione e fantasia, si fanno onore nel lavoro. Questa è un'offesa gratuita, sintomo di un retropensiero lombrosiano che non ha alcun fondamento nella realtà". La candidatura di Sangiuliano potrebbe riunire tutto il mondo ex An della città di Napoli. Il centrodestra con il colpo Sangiuliano dà definitivamente il via all'operazione rimonta. Ai nastri di partenza il favorito, nei sondaggi, è il candidato del campo largo Roberto Fico. Ma dopo l'annuncio della discesa in campo di Cirielli, viceministro degli Esteri del governo Meloni, la distanza tra i due schieramenti si è assottigliata. In attesa della scadenza per ufficializzare le candidature, si lavora alle liste. Staff quasi definiti. Il coordinamento politico di Cirielli è affidato all'ex parlamentare di Fi Ernesto Caccavale. La comunicazione invece sarà gestita dalla società Vis Factor, di Tiberio Brunetti e Valentina Fontana. Nel frattempo continua la campagna acquisti del centro. Forza Italia schiererà Giovanni Zannini, il consigliere regionale più votato in provincia di Caserta dello schieramento deluchiano. Mentre il coordinatore regionale Fulvio Martusciello annuncia l'adesione a Fi di 21 sindaci. In piena campagna acquisti anche la Lega. Il responsabile regionale Gianpiero Zinzi dà l'ok alla candidatura dell'ex senatore grillino Sergio Vaccaro e dell'ex assessore regionale Daniela Nugnes. Mentre nella lista civica di Cirielli dovrebbero trovare posto l'ex sindaco di Avellino (Pd) Gianluca Festa e dell'ex sindaco di Pontecagnano Ernesto Sica (Italia Viva). Altro colpo annunciato in settimana dal coordinatore nazionale Fi Antonio Tajani è l'assessore regionale all'Agricoltura della giunta De Luca Nicola Caputo. Un esodo in massa che spinge Meloni a credere nella rimonta in Campania. Resta in piedi la trattativa del centrodestra con Calenda e Mastella. Sul versante opposto invece si registra l'ennesimo scontro tra Vincenzo De Luca, presidente uscente della Regione Campania, e il candidato del campo largo Roberto Fico. Il terreno di scontro è il simbolo della lista deluchiana. Fico non vuole il nome di De Luca nel logo ma lo sceriffo non molla. E fa tappezzare la regione con i manifesti con il suo nome. E minaccia di rimettere tutto in discussione. C'è infine il tema degli impresentabili.
Fico e Ruotolo avevano annunciato liste pulite. Ma nella coalizione di centrosinistra saranno schierati anche gli indagati. Il caso più eclatante riguarda il presidente della commissione Sanità Enzo Alaia (Italia Viva) fresco di indagine. Che faranno Fico e Ruotolo?