Cronache

Il killer era stato condannato. Ma libero di uccidere il carabiniere

Il killer che ha ucciso a sangue freddo il maresciallo dei Carabinieri Vincenzo Carlo Di Gennaro a Cagnano Varano era a piede libero dopo un condanna in primo grado

Il killer era stato condannato. Ma libero di uccidere il carabiniere

Il pregiudicato Giuseppe Papantuono, l'uomo che ha ucciso a sangue freddo il maresciallo dei Carabinieri Vincenzo Carlo Di Gennaro a Cagnano Varano era a piede libero dopo un condanna in primo grado e attendeva il processo di appello. Il killer era stato arrestato in flagranza di reato nel febbraio del 207 per porto e detenzione di coltello subito dopo aver accoltellato in un bar un 44enne che aveva riportato una lesione alla schiena. A confermare questa circostanza è stato il pubblico ministero del Tribunale di Foggia, Ileana Ramundo: "E' stato processato e condannato alla pena di un anno di carcere per lesioni. Attualmente la sentenza di condanna è in fase di appello". E solo qualche giorno fa il killer era stato denunciato per il porto di coltello. Su questo secondo episodio, il pm ha aggiunto: "Si tratta di un'ipotesi contravvenzionale e una contravvenzione non prevede l'arresto, non prevede una misura cautelare, non lo prevede il codice. È stata avanzata la richiesta di emissione di decreto penale di condanna per legge. Per cui, questi sono i precedenti che sostanzialmente gravavano sul soggetto".

Ma i precedenti legati al killer e la sua libertà nonostante una condanna scatenano le polemiche anche sul fronte politico. E il senatore della Lega, Roberto Calderoli afferma: "Fermo restando che il criminale pregiudicato che ieri nel foggiano ha trucidato a sangue freddo il maresciallo Vincenzo Di Gennaro, e ferito il suo giovane collega, deve marcire in galera per il resto dei suoi giorni, oggi mi faccio una domanda: ma perché un pregiudicato con precedenti per spaccio, che solo due anni fa aveva accoltellato una persona, era libero? Il punto è sempre lo stesso, da mesi: le leggi ci sono, le forze dell’ordine fanno il loro dovere e arrestano i criminali, ma se poi per mille motivi questi criminali tornano subito liberi ecco cosa succede. Qualche giorno fa abbiamo pianto un ragazzo a Torino ucciso senza un perché da un criminale con sentenza in giudicato eppure rimasto inspiegabilmente libero. E oggi piangiamo un carabiniere ucciso da un delinquente che in un normale stato di diritto avrebbe dovuto trovarsi in carcere. Non voglio fare polemica, ma questa è la realtà". E di certo le polemiche su quanto accaduto a Cagnano Varano non si fermeranno qui..

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