(Stra)notizie

L'alpaca che si crede calciatore e il vigile-Messia (per spillar soldi)

Una rassegna di tutte le notizie più strambe dell'ultima settimana: dall'alpaca che gioca a calcio, ai cinghiali al seggio elettorale, passando per un vigile-Messia

L'alpaca che si crede calciatore e il vigile-Messia (per spillar soldi)

L'alpaca calciatore

Sui campi di calcio di tutto il mondo se ne vedono di tutti i colori. Ecco forse, però, non si era ancora visto un alpaca interrompere una partita per dare due calci – o meglio, zampate – al pallone. È successo nel West Yorkshire, in Inghilterra, e il protagonista della stramba vicenda è un alpaca di nome Oscar, scappato dalla sua fattoria per andare a interrompere il match tra il Carlton Athletic e il Ilkley Town. Ci sono voluti venti minuti per convincere l’animale ad accomodarsi in...panchina.

Cinghiali al seggio

I romani ormai ci hanno fatto il callo: avvistare un cinghiale in città non è più cosa rara, anzi. Chi vive a Roma lo sa bene e si è anche abituato alla stranezza. Ecco, a inizio settimane scorsa, però, si è esagerato, quando tre cinghiali si sono presenti in un seggio elettorale del quartiere Monte Mario. Una mamma e due cuccioli hanno fatto capolino in via Taverna, venendo immortalati dai passanti presenti. Per mancanza di scheda elettorale, però, non hanno potuto votare!

cinghiali al seggio

"Voglio un figlio maschio"

È una storia di follia e orrore quella che arriva dall’Uttar Pradesh, in India. Qui un uomo, dopo aver avuto cinque figlie femmine, ha aperto con una falce la pancia della propria moglie, per conoscere il sesso del figlio che la donna portava in grembo, nella speranza fosse un maschietto. Una disumana e folle violenza che ha tolto la vita al piccolo e quasi ucciso la donna: i medici sono riusciti a salvarle la vita ed è attualmente ricoverata in gravi condizioni. Per l’uomo, invece, sono scattate le manette.

Un cavallo in Comune

È stata una settimana di stranezze nel nome del regno animale, visto che dopo l’alpaca sul campo da calcio e i cinghiali al seggio, abbiamo avuto anche un cavallo in municipio. È successo a Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria. L’equino, spacciandosi per comune cittadino, ha deciso di entrare all’interno del Municipio, vagando per qualche minuto tra gli uffici comunali, con una particolare preferenza per l’ufficio protocollo. Com’è potuto succedere? Al momento non è ancora dato saperlo...

cavallo in comune

Ladri di mutande

Furti e borseggi, purtroppo, sono all’ordine del giorno. Quello che ancora mancava, però, era fare la conoscenza di ladri di mutanda. Già, proprio così. È successo sulla spiaggia libera di Senigallia, nelle Marche, dove una povera ragazza ha vissuto una giornata al mare veramente “indimenticabile. La giovane, in spiaggia con le amiche per godersi un’ultima tintarella, ha fatto un tuffo in acqua e una volta tornata al proprio telo mare ha scoperto che le erano stati sottratti i vestiti, intimo compreso.

Il vigile Messia

Registrato all’anagrafe come Sergei Torop, si faceva Vissarion dopo aver fondato una setta religiosa in Siberia, sostenendo di essere il nuovo Gesù. L’uomo, con un passato da vigile urbano, raccontava di essere la reincarnazione del Messia e in migliaia gli hanno pure creduto! La sua avventura, però, è finita male, molto male: le forze dell’ordine lo hanno arrestato e incarcerato con l’accusa di estorsione e abuso della credibilità popolare. Insomma, faceva pressioni psicologiche sugli adepti per spillargli soldi. E così il fantomatico nuovo Messia è finito dietro le sbarre.

Vissarion

Il sindaco fantasma

In ogni tornata elettorale ne succedono di ogni. Quello che è però successo nel piccolo borgo di Carbone, in provincia di Potenza, è veramente assurdo: il nuovo sindaco del paesino è un vero e proprio sconosciuto. Nessuno, infatti, lo conosce e lo aveva visto per le stradine del borgo. Com’è potuto succedere? Presto detto: le liste locali sono state estromesse dalla contesa perché presentate fuori tempo massimo. Le uniche due formazioni rimaste in gioco erano quelle di due emeriti sconosciuti, candidatisi – udite udite! – per mettersi in aspettativa, in quanto dipendenti pubblici.

Come è andata finire? È arrivato il commissariamento.

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