Se l'assenteismo dei dipendenti del Comune diventa un problema troppo grosso da risolvere con mezzi terreni, allora tanto vale affidarsi a Dio. Qualcosa del genere ha pensato Giovanni Calabrese, sindaco di Locri, quando pur di risolvere la situazione ha pensato di chiedere un "miracolo".
A scriverlo è l'edizione online di Repubblica, che ricorda i tentativi fatti dal primo cittadino, passato da forze dell'ordine e provvedimenti disciplinari senza ottenere davvero una soluzione al problema. "Alcuni dipendenti comunali", si legge nella lettera, "immobilizzano l'apparato burocratico e si comportano in maniera poco corretta sul posto del lavoro, tralasciando il senso del dovere". E "mi rivolgo a te - ha detto Calabrese - non sapendo a chi altro rivolgermi".
Secondo quanto racconta il sindaco di Locri 20-25 dipendenti su
125 vanno realmente al lavoro, a fronte di una massadi persone pronte a presentare certificati medici uno dietro l'altro, per le ragioni più svariate: depressione, mal d'inchiesta, impossibilità di svolgere lavori pesanti.
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