Lazio, mascherina obbligatoria anche all'aperto

In Lazio dal 3 ottobre mascherina obbligatoria anche all'aperto. Multa di 400 euro per chi trasgredisce. In Regione 290 positivi nelle scuole

Lazio, mascherina obbligatoria anche all'aperto

Dopo Genova, Foggia, Ascoli Piceno, Bologna, la Campania e la Sicilia, dal 3 ottobre anche in Lazio sarà obbligatorio l'uso della mascherina all'aperto. Lo prevede l'ordinanza firmata dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e lo ha annunciato l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato nel corso di una conferenza stampa. Solo tre categorie sono esenti dal provvedimento: i minori sotto i sei anni, chi per motivi di salute è incompatibile con l'utilizzo del dispositivo di protezione e chi svolge attività motoria. A motivare la decisione il picco di 265 contagi raggiunto giovedì 1 ottobre, di cui solo 151 nella Capitale. Per i trasgressori che non indosseranno la mascherina scatterà una multa di 400 euro.

Zingaretti nel corso della conferenza stampa all'ospedale Spallanzani ha però rassicurato sull'introduzione di ulteriori restrizioni. "È un importante strumento di prevenzione assunto per evitare in futuro provvedimenti più invasivi. Per ora non prevediamo alcuna forma di contenimento sugli orari dei negozi, locali e pub". Poi il governatore della Regione ha annunciato una novità sul versante diagnostico: "Abbiamo acquistato un milione di test salivari che, essendo meno invasivi, consentono di iniziare la prossima settimana dalle scuole con bambini più piccoli mentre alle superiori continuano i tamponi rapidi". Finora su oltre 240 interventi nelle scuole i casi di positività al coronavirus registrati sono stati 290. Un dato atteso, ha aggiunto l'assessore D'Amato, che ha spinto a introdurre l'obbligo della mascherina. Il progetto pilota di testing nelle scuole inizierà martedì prossimo in due istituti comprensivi.

Poi l'assessore regionale alla Sanità interviene anche sulla questione vaccini. "Le scorte sono sufficienti e invito i cittadini a prenotare. Come Regione Lazio mettiamo a disposizione delle farmacie. Ci saranno 100 mila dosi, le prime 20 mila a partire dal 15 di ottobre, 20 mila ogni settimana, con la possibilità di somministrare il vaccino anche presso le stesse farmacie". Ma, Zingaretti in ottica prevenzione del contagio, intervistato da Skytg24, insiste a difesa della misura restrittiva in vigore da domani. "In giro ci sono tantissimi positivi asintomatici. Dobbiamo essere prudenti per tornare a vivere. Le mascherine tutto il giorno sono una precauzione per se stessi e per gli altri".

La conferma della linea della tolleranza zero nei confronti dei trasgressori arriva anche dal prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, che ha già fatto capire che le verifiche dei vigili e delle forze dell’ordine saranno serrate. “Saremo i primi ad essere impegnati per garantire il rispetto dell’obbligo generalizzato di tenere la mascherina in pubblico". Dalla Regione Lazio si ipotizzano le misure da adottare qualora il livello dei contagi dovesse aumentare ancora. Secondo indiscrezioni di fonti interne alla Regione, una risalita dovrebbe portare ad una stretta su tutte le feste e cerimonie, dai compleanni ai matrimoni, come pure i funerali. A cui potrebbe seguire nuovamente il contingentamento degli ingressi all’interno dei supermercati, come durante il lockdown. Un lockdown che non sarebbe da escludere nei territori più colpiti.

E sull'ordinanza delLazio interviene anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che rivendica il primato. "Come accaduto a febbraio, ancora una volta la Campania anticipa le decisioni che poi vengono prese nel resto d'Italia. Abbiamo deciso già 10 giorni fa che era obbligatorio l'uso della mascherina anche all'aperto e vedo che adesso sta decidendo anche il Lazio, lo ha fatto la Sicilia dopo di noi. Dobbiamo assolutamente prendere decisioni omogenee sul piano nazionale, perché se lo decidiamo in Campania e nel resto d'Italia no, è evidente che l'efficacia delle nostre decisioni diventa parziale.

Mi auguro allora che, a cominciare dalla mascherina obbligatoria all'aperto, questa decisione sia presa in tutta Italia quanto prima possibile". Un'esortazione stroncata dal premier Giuseppe Conte, che da Bruxelles smentisce una possibile estensione nazionale dell'obbligo di mascherina all'aperto. Per ora.

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