Alla fine tre cose restano della Leopolda (per chi non se ne fosse accorto, c'è stata la kermesse renziana a Firenze, nona edizione): Renzi ormai lanciato nella carriera da conduttore, il milionario con aereo privato Paolo Bonolis nuovo maître à penser del Pd, la Boschi molto preoccupata per i risparmi in banca degli italiani. Si potrebbe (...)
(...) anche aggiungere l'annuncio di Rula Jebreal candidata alle europee col Pd, sempre per essere vicini al Paese reale, ma se si valuta dall'eco sui social network è Bonolis (nel tondo) ad aver lasciato il segno sulla manifestazione. Una Leopolda versione «Bim Bum Bam», nella tonalità più affettuosa dei commenti in memoria del mitico programma per bambini col pupazzo Uan (assente però a Firenze), in alternativa la Leopolda di Renzi in versione Luca Laurenti, la spalla di Bonolis, quello che fa la parte del tonto. Così lo fulmina Enrico Mentana pubblicando su Instagram la foto del conduttore (nel senso di Bonolis) mentre omaggia Renzi di un poncho («Così ti resta qualcosa di sinistra»), una gag da coppia comica collaudata: «Luca LauRenzi» il tweet del direttore del Tg La7. A voler pensare male si potrebbe osservare che Bonolis non sia lì per caso. Lo showman è in effetti uno degli artisti di punta (l'altro è Roberto Benigni) della Arcobaleno Tre di Lucio Presta, il manager e procuratore tv che ha prodotto il documentario su Firenze condotto proprio da Matteo Renzi, nella sua nuova veste di Alberto Angela fiorentino (poi c'è la veste da superconsulente e conferenziere internazionale, infine quella di senatore Pd, un dopolavoro per Renzi ormai). Proprio Presta, presente dietro le quinte alla kermesse, ha ideato anche il format di questa Leopolda stile talk show, con il set tipo Che tempo che fa e Renzi a intervistare gli ospiti al posto di Fazio. Le precedenti edizioni della Leopolda erano firmate da Simona Ercolani, che ora invece compare tra gli autori della società di Presta, di fatto il nuovo manager del renzismo (Renzi pochi giorni fa era a Cannes con lui a presentare la sua opera prima televisiva, con loro anche Flavio Briatore). Nella scuderia di Presta anche la giornalista Francesca Barra, candidata da Renzi in Basilicata alle ultime elezioni per la Camera (non ce l'ha fatta).
E lo stesso manager delle star fu ad un passo dall'essere candidato sindaco di Cosenza per l'appunto col Pd, allora guidato da Renzi, ora star della sua agenzia. Poi, all'ultimo, Presta si tirò indietro, ma i loro destini si sono incrociati di nuovo. In fondo con Renzi il confine tra politica e show business è sempre più sottile.Paolo Bracalini
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