Cronache

"Io faccio la quarantena". Lilli Gruber smontata in diretta: "Ma le case degli altri sono piccole"

La lezioncina di Lilli Gruber sul rispetto delle "chiare regole" sulla quarantena smontata da Simona Sala, che le ricorda come gira il mondo reale

"Io faccio la quarantena". Lilli Gruber smontata in diretta: "Ma le case degli altri sono piccole"

Mentre le regioni ancora discutono sulla tipologia di chiusure e di misure per contrastare la diffusione del coronavirus, da Lilli Gruber i discorsi sono ancora fermi alla quarantena e a come gestirla. La giornalista di Otto e mezzo, che si trova in isolamento nella sua abitazione dopo il riscontro di alcune positività nel suo gruppo lavoro, sta conducendo il programma dal suo salotto ma sembra lontana da quello che è il mondo reale, dove le persone vivono in appartamenti modesti e senza tutti i confort di cui gode lei. Proprio su questo punto si è acceso lo scontro con Simona Sala, direttrice del Giornale Radio Rai, che ha cercato di riportare Lilli Gruber alla giusta dimensione.

"Mi sembrava che le regole sulla quarantena fossero chiare, io sono in quarantena e non esco di casa", ha affermato Lilli Gruber, probabilmente senza pensare che la maggior parte degli italiani abita in casa con un solo servizio e spazi modesti da condividere con tutti gli altri coinquilini. Proprio su questo punto ha ribattuto Simona Sala: "Sì ma non è semplice per tutti. Molti hanno case piccole, con un solo bagno". Lilli Gruber è stata colpita e affondata dall'affermazione della direttrice, tanto ovvia quanto lontana dal modus di pensiero di una certa sinistra radical-chic, che non conosce il mondo al di fuori della propria bolla privilegiata.

"Sì certo", ha ribattuto Lilli Gruber capendo quello che la sua interlocutrice le stava spiegando. Simona Sala non ha mollato il colpo e ha continuato a battere su quell'argomento, ricordando alla conduttrice che mentre il governo pensa alle chiusure e alle nuove misure di contrasto all'espansione del coronavirus, le famiglie italiane vivono la tragedia economica sulla propria pelle. "Bisognava aiutare le famiglie, questi gruppi, queste Ucla che dovevano aiutare i medici andando a casa non sono state formate", ha concluso Simona Sala.

Dopo di ché è stato cambiato argomento ma resta la sensazione di smarrimento per le famiglie italiane, costrette a veder fallire le loro piccole attività, a chiudersi in casa dove, magari, in uno spazio di 50/60 metri quadrati si trovano a convivere anche 4 o 5 persone senza poter uscire di casa.

Ma queste difficoltà sono spesso troppo lontane dal mondo di chi vuole raccontare la realtà senza conoscerne i lati più oscuri.

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