L'infettivologo Galli rivela: "L'epidemia ha perso vigore"

Il primario di Malattie infettive del Sacco di Milano precisa: "La forza del virus non è cambiata, ma l'epidemia si indebolisce a causa delle misure di distanziamento"

L'infettivologo Galli rivela: "L'epidemia ha perso vigore"

"L'epidemia, in senso lato ha perso vigore, continua a indebolirsi a seguito delle misure di distanziamento sociale". Ad affermarlo è Massimo Galli, il primario di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, in un'intervista al Giorno. Ma precisa: "La forza del virus quella era, quella è rimasta".

Sull'andamento dei numeri, che realmente "saranno 5-6 volte superiori a quelli che vengono misurati", Galli ammette che "un certo ridimensionamento c'è, da una settimana a questa parte". E spiega: "Qui all'ospedale Sacco vedo pazienti che entrano con meno complicanze. I protocolli sono ottimizzati, sia pure in mancanza di farmaci specifici. Tanti malati, penso agli anziani, arrivano però ancora oggi in condizioni compromesse. Per questo stiamo lanciando un'iniziativa congiunta che coinvolge l'Università Statale di Milano, il Cnr, la Simit e i geriatri, approvata dal comitato etico dello Spallanzani. Metteremo online un questionario al quale tutti potranno accedere".

Le misure di contenimento sono state utili, a detta del professor Galli, per "scongiurare una diffusione a centri concentrici" e ora "l'epidemia perde vigore perché siamo asserragliati nelle case. Tuttavia, verosimilmente, la catena dei contagi si estende ancora all'interno della famiglia". Oltre agli asintomatici, infatti, ci sono persone che, pur sospettando di essere state contagiate, non possono ottenere la conferma dal tampone. In alcuni casi poi "i sitomi presto o tardi vengono fuori, tanto da rendere necessario per alcuni il ricovero in ospedale. Questo ha un suo peso nel provocare le oscillazioni che vediamo nelle statistiche di questi giorni".

E sul post emergenza dà una speranza: "Mi auguro che non sia nemmeno necessario indossare le mascherine, a luglio". Ma avverte: "Anticipare ora l'allentamento delle misure sarebbe un grosso errore. Adesso è il momento di organizzare la ripartenza, e credo che in luglio e agosto di occasioni per andare in vacanza ne avremo poche, se si tratta di rimettere in moto la produzione".

In ogni caso, quindi, non ci sarà molto tempo per andare in vacanza, anche se ieri Massimo Galli aveva precisato: "Se tra maggio e giugno riusciremo a fare quello che va fatto, non è impossibile che in luglio e in agosto si riesca ad andare anche al mare", pur restando in Italia.

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