Coronavirus

Cambia la "mappa Covid": le 12 regioni a rischio

La variante Omicron avanza e i dati peggiorano: nei prossimi giorni molte Regioni potrebbero finire in nuove zone colorate. Ecco chi rischia la stretta

Cambia la "mappa Covid": le 12 regioni a rischio

Per il terzo giorno consecutivo si è registrato il record di contagi da Covid-19 in Italia, con un boom di tamponi effettuati che non aveva mai fatto raggiungere una soglia così alta. La variante Omicron continua a correre, i dati peggiorano progressivamente e il timore è che il quadro epidemiologico possa ulteriormente preoccupare soprattutto dopo le feste di Natale e di fine anno. Alcune Regioni nei prossimi giorni rischiano di ricevere un regalo amaro, con un cambio di colore dietro l'angolo: così il nostro Paese potrebbe colorarsi sempre più di giallo e arancione.

Chi rischia la zona gialla

A rischiare la zona gialla sono Lazio e Lombardia: la prima ha le terapie intensive occupate al 10,3% e l'area medica al 14,3%, mentre la seconda ha il 10,6% delle terapie intensive piene e il 13,8% delle aree mediche. Le due Regioni in questione si aggiungerebbero a Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento e Veneto, già situate nella fascia di colore giallo.

Sotto osservazione è finito anche il Piemonte che però, almeno per il momento, sembrerebbe reggere anche se i numeri non sono proprio tranquillizzanti. Si finisce in zona gialla quando si registrano 50 casi settimanali per 100mila abitanti, oltre il 10% di posti letto occupati nelle terapie intensive e il 15% di posti in area medica.

Fino a pochi giorni fa dalla zona gialla in poi bisognava indossare la mascherina anche all'aperto, ma il nuovo decreto estende l'obbligo a tutta Italia senza distinzioni di colore tra Regioni. Non c'è nessuna particolare novità: bisognerà rispettare comunque l'utilizzo del green pass per alcune attività, compreso la versione base per prendere i mezzi di trasporto e quella rafforzata per frequentare diversi luoghi al chiuso.

Chi rischia la zona arancione

Rischiano di passare in zona arancione le province autonome di Trento (terapie intensive al 24,4% e area medica al 19,1%) e Bolzano (terapie intensive al 21,1% e area medica al 16,4%), la Calabria (terapie intensive al 16,6% e area medica al 25,9%), il Veneto (terapie intensive al 15,9% e area medica al 18,2%), le Marche (terapie intensive al 18,7% e area medica al 19,5%), la Liguria (terapie intensive al 14,2% e area medica al 24,8%) e il Friuli Venezia Giulia (terapie intensive al 14,9% e area medica al 22%).

Si va in zona arancione quando si registrano 150 casi settimanali per 100mila abitanti, oltre il 20% di posti letto occupati nelle terapie intensive e il 30% di posti in area medica. In zona arancione chi è vaccinato o guarito dal Coronavirus (e dunque è in possesso del super green pass) non dovrà subire restrizioni né di spostamento né di utilizzo dei mezzi di trasporto. Le attività sportive di contatto sono consentite, anche al chiuso, solamente ai possessori del super green pass.

È possibile svolgere esclusivamente all'aperto e in forma individuale, anche in più persone, gli allenamenti e le attività sportive di base.

Commenti