"Lobby delle armi", "Cazz...". Scoppia la lite in studio

Il grillino Sibilia attacca: "Alcuni partiti sono vicini alle lobby delle armi". E la Santanchè sbotta: "Balle, tra comunisti e grillini mi arrendo"

"Lobby delle armi", "Cazz...". Scoppia la lite in studio

Scintille nell'ultima puntata di Non è l'arena, che ha trattato il tema del reddito di cittadinanza e di tutte le falle che sono emerse in questi anni. La misura targata Movimento 5 Stelle è stata al centro di forti discussioni tra gli ospiti in studio e quelli in collegamento, divisi dallo strumento economico che avrebbe dovuto abolire la povertà. Il trofeo tanto voluto dai grillini però in moltissime occasioni ha messo in evidenza una marea di buchi, risultando tutt'altro che eccezionale nell'ottica delle politiche attive del lavoro.

Nonostante ciò il M5S continua a difendere a spada tratta il reddito di cittadinanza, visto forse come l'ultimo appiglio per cercare di sopravvivere. In studio Carlo Sibilia ha preso le parti della misura pentastellata: il sottosegretario al ministero dell'Interno ha puntato il dito contro alcuni gruppi politici in Parlamento che vorrebbero destinare 14 miliardi di euro per quanto riguarda le armi. "Sappiamo bene la vicinanza di alcuni partiti politici alle lobby delle armi che vogliono i 14 miliardi per darli agli amici loro", ha sostenuto il grillino Sibilia.

Nel frattempo Daniela Santanchè in collegamento non ha fatto mancare segni di disapprovazione, scuotendo la testa sconcertata per le tesi esposte dall'esponente del Movimento 5 Stelle. La senatrice di Fratelli d'Italia ha difeso i valori identitari del centrodestra e ha replicato a muso duro alle accuse di Sibilia: "Non permetto di insegnare a noi la solidarietà, perché loro devono ancora imparare moltissimo". La Santanchè ha poi provato ad argomentare il suo concetto, ma le continue interruzioni del grillino Sibilia hanno creato il caos e dunque il dialogo non è stato limpidissimo.

"Però questa zanzara nell'orecchio... Io non l'ho interrotta mai", ha sbottato la senatrice di FdI. Che subito dopo è andata all'attacco senza usare mezzi termini: "Lei ha detto una serie di cazzate, io sono stata in religioso silenzio e ho ascoltato le sue cazzate. Posso parlare? Tra comunisti e grillini mi arrendo...".

Comunque poi la Santanchè è riuscita a completare il suo discorso, ribadendo la posizione favorevole di Fratelli d'Italia in merito all'abolizione del reddito di cittadinanza poiché si è rivelato essere uno strumento disconnesso dal tema della povertà. FdI ha fatto una proposta di legge sull'assegno di solidarietà per gli over 60 che non possono lavorare, cosa ben diversa dalla misura del Movimento 5 Stelle.

La Santanchè infine ha avanzato un'accusa all'indirizzo del M5S, con il sospetto di fare campagna elettorale sulla pelle dei navigator: "Siccome alle elezioni non vogliono perdere voti, fanno un'altra proroga per il non lavoro dei navigator".

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