Coronavirus

Locatelli mette nel mirino le vacanze "Il virus viaggia con gli asintomatici"

Il presidente del Css: "Ai vacanzieri raccomandiamo senso di responsabilità". E chiede i riaprire le scuole: "Una priorità"

Locatelli mette nel mirino le vacanze "Il virus viaggia con gli asintomatici"

Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, ha fatto il punto della situazione coronavirus nel nostro Paese, sostenendo che l’Italia è tra le Nazioni che in questo momento sono messe meglio. Ma secondo lui il pericolo potrebbe arrivare dai tanti vacanzieri che si apprestano a trascorrere le ferie lontano dalla propria casa, dal momento che il virus è ancora in circolazione e nel 27% dei casi i portatori sono soggetti asintomatici. Il rischio è di venire contagiati da persone che all’apparenza stanno bene.

Intervistato dal Corriere, Locatelli ha spiegato che “l’Italia è messa meglio di tanti altri Paesi. Non è un caso che lo affermi anche il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus in un tweet al ministro Roberto Speranza. Non dobbiamo però vanificare i risultati ottenuti abbandonando la responsabilità nei comportamenti individuali o venendo meno a quelle scelte improntate alla massima prudenza che ci hanno portato fuori dalla situazione più difficile. È un periodo di vacanza che gli italiani si devono meritatamente godere, ma senza dimenticare cosa è accaduto in questi mesi”.

Tre i punti che dovremo affrontare una volta rientrati dal periodo estivo. Il primo riguarda la riapertura delle strutture scolastiche. Una priorità per il Paese, che però deve avvenire seguendo le norme di sicurezza. Locatelli ha affermato che con le dovute precauzioni potremo essere in grado di dimostrare che Sars-CoV-2 può essere tenuto a bada. Il secondo punto riguarda la ricerca di un vaccino efficace e senza controindicazioni, che riesca a debellare il Covid. Solo quando l’avremo potremo essere finalmente al sicuro. Il terzo punto prende in considerazione gli anticorpi monoclonali, “si tratta di farmaci che impediscono il legame del virus al recettore presente sulle cellule umane. Potrebbe offrire un’arma terapeutica di grande efficacia ed è importante che l’Italia vi stia investendo”.

Il problema degli asintomatici

Tornando agli asintomatici, sarebbero circa il 27% di coloro che hanno sviluppato anticorpi e non hanno mai mostrato sintomi riconducibili al coronavirus. In Spagna si parla di una percentuale intorno al 32%. Attraverso questi soggetti il virus può circolare liberamente proprio perché chi ne è infetto non se ne rende conto e difficilmente è identificabile.

In questo senso l’unico modo per evitare contagi è quello di seguire le norme di sicurezza, quali l’uso di mascherine in ambienti chiusi, e all’aperto se non è possibile evitare assembramenti, e il distanziamento.

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